La Parola di oggi
Apr 8th, 2010 | Di cc | Categoria: ReligioneLA PAROLA DI OGGI
9 aprile 2010
Venerdì
S. Maria Cleofe - Ottava di Pasqua (C) - P
PREGHIERA DEL MATTINO
I compiti della mia giornata sono ben definiti. Mattino dopo mattino,
riparto da zero, e tuttavia so che il lavoro che mi aspetta è lo stesso
che ho fatto la sera prima e che farò domani. Non vorrei che l’abitudine
mi inebetisse né che la monotonia mi rendesse indifferente. Vorrei restare
vivo e sensibile agli uomini che incontro, sensibile alle loro gioie e ai
loro dolori. Vorrei non dimenticarti, Signore, né dimenticare la gioia che
tu mi offri. Tu sai quante volte io fallisco, tu sai anche che riparto
sempre da zero - secondo la tua parola.
PRIMA LETTURA (At 4,1-12)
Solo in Gesù c’è salvezza.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Pietro e Giovanni stavano parlando al popolo, dopo la
guarigione dello storpio, quando sopraggiunsero i sacerdoti, il capitano
del tempio e i sadducei, irritati per il fatto che essi insegnavano al
popolo e annunziavano in Gesù la risurrezione dai morti. Li arrestarono
e li portarono in prigione fino al giorno dopo, dato che era ormai sera.
Molti però di quelli che avevano ascoltato il discorso credettero e il
numero degli uomini raggiunse circa i cinquemila.
Il giorno dopo si radunarono in Gerusalemme i capi, gli anziani e gli
scribi, il sommo sacerdote Anna, Caifa, Giovanni, Alessandro e quanti
appartenevano a famiglie di sommi sacerdoti.
Fattili comparire davanti a loro, li interrogavano: “Con quale potere o
in nome di chi avete fatto questo?”. Allora Pietro, pieno di Spirito
Santo, disse loro: “Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo
interrogati sul beneficio recato ad un uomo infermo e in qual modo egli
abbia ottenuto la salute, la cosa sia nota a tutti voi e a tutto il popolo
d’Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso
e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi sano e salvo.
Questo Gesù è ‘‘la pietra che, scartata da voi, costruttori, è diventata
testata d’angolo”. In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti altro
nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo
essere salvati”.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 117)
R. Luce di gioia, Signore, è la tua salvezza.
Celebrate il Signore, perché è buono;
perché eterna è la sua misericordia.
Dica Israele che egli è buono:
eterna è la sua misericordia.
Lo dica chi teme Dio:
eterna è la sua misericordia. R.
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta testata d’angolo;
ecco l’opera del Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno fatto dal Signore:
rallegriamoci ed esultiamo in esso. R.
Dona, Signore, la tua salvezza,
dona, Signore, la vittoria!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore;
Dio, il Signore è nostra luce. R.
CANTO AL VANGELO (Sal 118,24)
R. Alleluia, alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore:
rallegriamoci ed esultiamo.
R. Alleluia.
VANGELO (Gv 21,1-14)
Gesù si avvicina, prende il pane e lo dà a loro, e così pure il pesce.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di
Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso
detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due
discepoli. Disse loro Simon Pietro: “Io vado a pescare”. Gli dissero:
“Veniamo anche noi con te”. Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in
quella notte non presero nulla.
Quando già era l’alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si
erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: “Figlioli, non avete nulla
da mangiare?”. Gli risposero: “No”. Allora disse loro: “Gettate la rete
dalla parte destra della barca e troverete”. La gettarono e non potevano
più tirarla su per la gran quantità di pesci.
Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: “È il Signore!”.
Simon Pietro appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi la
sopravveste, poiché era spogliato, e si gettò in mare. Gli altri discepoli
invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: infatti
non erano lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del
pane. Disse loro Gesù: “Portate un po’ del pesce che avete preso or ora”.
Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di
centocinquantatrè grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si
spezzò. Gesù disse loro: “Venite a mangiare”. E nessuno dei discepoli
osava domandargli: “Chi sei?”, poiché sapevano bene che era il Signore.
Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede a loro, e così pure il
pesce. Questa era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli,
dopo essere risuscitato dai morti.
Parola del Signore.
OMELIA
Il Vangelo di san Giovanni termina con la descrizione di un incontro ricco
di simboli: Pietro e altri sei discepoli sono sulle rive del lago di
Tiberiade. Là dove si trovavano prima che Gesù li chiamasse per seguirlo
e diventare pescatori di uomini. Pietro decide: “Io vado a pescare” - ma
senza pensare agli uomini. Gli altri si uniscono a lui.
Nella notte - propizia ai pescatori - vanno sul lago. La mattina,
rientrano con le reti vuote. E, sulla riva, qualcuno domanda loro un po’
di pesce.
Ma non hanno pescato nulla, niente per loro stessi, niente che possano
dividere. Fidandosi di una sua parola - che non hanno riconosciuto -
gettano le loro reti e pescano molti pesci (anche se il mattino non è il
momento migliore per la pesca). Allora il cuore del discepolo che Gesù
amava si apre. “È il Signore!”, esclama. In modo conforme alla sua
posizione nella comunità, Giovanni è il primo a riconoscere Gesù; e Pietro
è il primo a raggiungerlo. Gli altri seguono con la barca e le reti, piene
di centocinquantatrè grossi pesci, una quantità inaudita.
L’incontro sulla riva è colmo di una strana paura. Nessuno osa domandare:
“Chi sei?”. Essi lo sanno, ma tuttavia provano un’impressione di
estraneità e di cambiamento. Questa volta, Gesù non mangia. Prende il pane
e i pesci. Li dà a loro ed essi li prendono dalle sue mani: il pane e la
vita.
PREGHIERA DELLA SERA
Ho dietro di me una giornata cominciata con tante buone intenzioni. Le
contrarietà che ho incontrato oggi le hanno stancate e cancellate in
fretta.
Ho mancato in molte cose; talvolta anche per colpa mia. Ed eccomi qui
davanti a te, stanco e un po’ scoraggiato.
Veglia su di me. Concedimi il riposo. Offrimi la tua parola.