La Parola di oggi

Apr 5th, 2010 | Di cc | Categoria: Religione

LA PAROLA DI OGGI
6 aprile 2010
Martedì
S. Guglielmo - Ottava di Pasqua (C) - P

PREGHIERA DEL MATTINO
Io ti cerco, Signore, come Maria ti ha cercato al levarsi del giorno, quando il mondo era ancora nelle tenebre. Io vorrei vederti, sentirti e tenerti, essere sicuro della tua presenza. Vorrei sentirti che mi chiami con il mio nome e capire la mia missione quando mi mandi verso i miei fratelli e sorelle. Vieni verso di me affinché io possa trovarti e riconoscere i segni attraverso i quali tu ti manifesti a me - oggi.

ANTIFONA D’INGRESSO
Il Signore li ha dissetati con l’acqua della sapienza; li fortificherà e li proteggerà sempre, darà loro una gloria eterna. Alleluia. (cf. Sir 15,3-4)

COLLETTA
O Dio, che nei sacramenti pasquali
hai dato al tuo popolo la salvezza,
effondi su di noi l’abbondanza dei tuoi doni,
perché raggiungiamo il bene della perfetta libertà
e abbiamo in cielo quella gioia
che ora pregustiamo sulla terra.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA (At 2,36-41)
Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo.
Dagli Atti degli Apostoli
Nel giorno di Pentecoste, diceva Pietro ai Giudei: “Sappia con certezza tutta la casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso!”.
All’udir tutto questo si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: “Che cosa dobbiamo fare, fratelli?”. E Pietro disse: “Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro”.
Con molte altre parole li scongiurava e li esortava: “Salvatevi da questa generazione perversa”.
Allora quelli che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno si unirono a loro circa tremila persone.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 32)
R. Della grazia del Signore è piena la terra.
Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera
Egli ama il diritto e la giustizia,
della sua grazia è piena la terra. R.
Ecco, l’occhio del Signore veglia su chi lo teme,
su chi spera nella sua grazia,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame. R.
L’anima nostra attende il Signore,
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Signore, sia su di noi la tua grazia,
perché in te speriamo. R.

CANTO AL VANGELO (Sal 118,24)
R. Alleluia, alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore:
rallegriamoci ed esultiamo.
R. Alleluia.

VANGELO (Gv 20,11-18)
Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Maria stava all’esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: “Donna, perché piangi?”. Rispose loro: “Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto”.
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. Le disse Gesù: “Donna, perché piangi? Chi cerchi?”. Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: “Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo”. Gesù le disse: “Maria!”. Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: “Rabbunì!”, che significa: Maestro! Gesù le disse: “Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”.
Maria di Magdala andò subito ad annunziare ai discepoli: “Ho visto il Signore” e anche ciò che le aveva detto.
Parola del Signore.

OMELIA
Il quarto evangelista racconta a modo suo l’esperienza pasquale di Maria di Magdala, che ha vissuto con i discepoli il dolore della separazione e dell’esclusione quando Gesù si è ritrovato solo con le sue sofferenze e con la morte. La sera del venerdì santo, le autorità restituiscono il suo corpo morto. Giuseppe di Arimatea e Nicodemo lo portano alla tomba.
Se la sua tomba e il suo corpo dovessero essere tutto quello che resta ai discepoli, potrebbero diventare il pegno del ricordo, il luogo della commemorazione e il centro di una comunità legata a una reliquia.
E Maria è in lacrime vicino alla tomba. Non sente nulla dell’esultanza pasquale, né della risurrezione. Gli angeli seduti, uno al posto della testa e l’altro al posto dei piedi di Gesù, li nota appena. Essa non vede che lo spazio vuoto tra i messaggeri di Dio: “Hanno portato via il mio Signore…”, ecco la sua pena. Vuole sapere dove lo hanno messo, assicurarsene, tenerlo e restare vicino a lui… Questo futuro che lei si è immaginata distrugge Maria nel momento di lasciare la tomba.
È in questo momento che i suoi occhi si aprono. Che sente il timbro di quella voce familiare: che lo riconosce vivo. Egli non le parla del loro passato comune, ma del suo avvenire, che sarà anche l’avvenire dei discepoli che hanno fede. Le dice che va verso Dio, suo Padre, che è anche nostro Dio e nostro Padre.

PREGHIERA SULLE OFFERTE
Accogli, Padre misericordioso,
l’offerta di questa tua famiglia,
perché con la tua protezione
custodisca i doni pasquali e giunga alla felicità eterna.
Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Maria di Magdala annunzia ai discepoli:
“Ho visto il Signore”. Alleluia. (Gv 20,18)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
Ascolta, Signore, le nostre preghiere
e guida questa tua famiglia,
purificata col dono del Battesimo,
alla luce meravigliosa del tuo regno.
Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERA
Vengo a te, Signore, in questa sera. Rifletto davanti a te sulle vie che ho percorso oggi, sulle parole che ho pronunciato, sul lavoro che ho realizzato. Penso agli uomini che hanno incrociato la mia vita. E adesso vengo verso di te con tutto quello che ho e che sono: con la mia fede modesta e la mia speranza timida. Accoglimi nella comunità dei tuoi amici.

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