IN ROSSO LE PARTECIPATE DEL COMUNE DI NAPOLI

Mar 4th, 2009 | Di cc | Categoria: Economia

Il Comune di Napoli, con le sue società a pertecipazione comunale ha incamerato nel quinennio 2003/ 2007 un perdite pari a 225 milioni di euro.

Questo è quanto riscontrato dalla società Mediobanca che ha realizzato uno studio nelle città di Milano, Roma, Torino, Bologna, Brescia e Napoli. Dalla proiezione è merso che le perdite per ogni cittadino al falde del vesuvio sono di 366 euro. Cifra questa, che classica il capoluogo campano all’ultimo posto, abbondantemente alle spalle di Roma, che ha 50 euro di perdita per ogni abitante, e lontanissimo dagli 11 euro di perdita procapite dei bolognesi. Senza contare le città con un saldo positivo rispetto alle partecipate, come Brescia (+ 2mila euro procapite), Torino (+ 83 euro) e Milano (+ 34 euro). Tra le singole aziende in profondo rosso, alle spalle dell’Atac (l’azienda di trasporti pubblici della capitale), si piazza Ctp, società di trasporto locale napoletano, che nel periodo 2003-2007 ha bruciato 175 milioni di euro, di cui la metà in competenze del Comune. Terza in classifica è poi un’altra società del capoluogo campano, l’Asìa, l’azienda di servizi e igiene ambientale, che registra un rosso di 45 milioni di euro. Scorrendo la classifica si trovano infine anche altre due società partenopee, Bagnoli Futura (con -41 milioni) e l’Anm (con -25 milioni). Nei cinque anni di riferimento, secondo quanto emerso dallo studio, oltre al ripiano delle perdite, gli enti hanno versato denaro pubblico sotto forma di sussidi e contributi, in particolare nel trasporto pubblico locale, per un totale di 6,5 miliardi, assorbiti in gran parte da Roma (2,4 miliardi), Milano (1,5 miliardi) e Napoli (1,1 miliardi). In questo settore, in particolare, tra contributi e perdite d’esercizio sono andati in fumo 3 miliardi di euro a Roma e 1,3 miliardi a nel capoluogo campano. Il portafoglio dei sei comuni contiene partecipazioni per 7,5 miliardi di euro. Le partecipazioni dirette e indirette sono in 338 società, di cui 218 fanno capo a gruppi quotati in borsa. Quello più numeroso è a Milano (85 società), mentre Napoli chiude con 21 società.

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