TESTAMENTO BIOLOGICO, PROVE DI DIALOGO TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE

Mar 4th, 2009 | Di cc | Categoria: Politica

Tra la maggioranza e l’ opposizione sembra essere tornata la quiete. Infatti, il Popolo delle libertà ha presentato alcune modifiche al disegno di legge sul testamento biologico con due emendamenti che andrebbero a modificare tre articoli contenuti nel provvedimento attualmente in discussione al Senato. Il Pd prende tempo. Sembra quindi che le perplessità emerse all’interno dello stesso centrodestra e i rilievi della commissione Affari costituzionali abbiano convinto il Pdl a riformulare il ddl presentando due emendamenti sul testamento biologico e a dichiararsi disposto ad accogliere alcuni emendamenti dell’opposizione al fine di favorire «un testo condiviso» da presentare in aula il 18 marzo.
Il relatore del ddl, Raffaele Calabrò, ha presentato mercoledì mattina i due emendamenti già annunciati martedì. Un emendamento sostituisce i primi articoli del testo base (quelli denominati «Tutela della vita e della salute», «Divieto di eutanasia e di suicidio assistito» e «Divieto di accanimento terapeutico») con un nuovo articolo intitolato «Tutela della vita e della salute»; il secondo emendamento sostituisce l’articolo 10, istituendo il registro nazionale delle dichiarazioni anticipate di trattamento (che verranno inglobate in un unico archivio informatico presso il ministero della Salute) e di fatto sostituisce la norma che obbligava alla registrazione delle Dat presso un notaio.
Adesso tocca all’opposizione, che entro mercoledì sera alle 20 dovrà presentare i propri sub-emendamenti, che saranno votati in Commissione da giovedì mattina. Tuttavia le prime dichiarazioni non sono proprio del tutto incoraggianti. Donatella Poretti (Pd), segretario della Commissione Sanità del Senato, dice: «Io tutta questa apertura non la vedo. Mi sembra che si continui a fare un manifesto ideologico in un articolo solo anziché in tre. La vera apertura sarebbe stato dire che le volontà delle persone devono essere vincolanti per il medico». L’esponente Pd riferisce che i tre articoli in uno solo non faranno altro che far «decadere tutti gli emendamenti relativi a quegli articoli. In questo modo Raffaele Calabrò non solo fa una mossa anti-ostruzionismo, ma impone anche un modo di lavorare che non è dei migliori e dei più sereni. Siamo ora costretti a riconvertire tutti gli emendamenti sugli articoli 1, 2 e 3 del ddl sul testamento biologico in emendamenti a un nuovo e unico articolo. Per non dire del fatto che abbiamo avuto materialmente il testo degli emendamenti solo a fine seduta».

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