“Stanno tentando di fare una grande porcheria”. Lo afferma il Presidente Silvio Berlusconi, nel corso di una manifestazione elettorale con il PdL Lazio, riguardo all’esclusione delle liste del Popolo della Libertà.“Il Tar della Lombardia – aggiunge - ha fatto giustizia, ma voi pensate alla mentalità dei giudici dell’ufficio elettorale di Milano. Hanno contestato le nostre liste senza avere nessuna qualifica quando invece le liste della sinistra avevano molte irregolarità”.Quanto all’esclusione della lista PdL a Roma e provincia, il premier afferma: “ho fiducia nel Consiglio di Stato che non può chiudere gli occhi per non dare torto agli altri giudici. Sono convinto che non ci sia nessuna ragione per impedire al primo partito italiano di non essere presente nella circoscrizione di Roma. La magistratura di sinistra, quella politicizzata che usa i suoi poteri a fini politici ha dettato i tempi di questa campagna elettorale”. Tutto ciò “non è un caso ma mi sembra un disegno molto ben pensato”.“I responsabili del partito non hanno nessuna responsabilità per quello che è accaduto – continua - li ho interrogati per ore ma anche tra di noi hanno fatto passare l’idea che abbiamo fatto un pasticcio ma non è così. Abbiamo presentato liste in tutta Italia e non abbiamo avuto problemi ma, guarda caso, proprio nelle due situazioni più importanti c’è stato qualche problema”.Più propriamente, per quanto riguarda ciò che è avvenuto al Tribunale di Roma, Berlusconi afferma che il magistrato “avrebbe dovuto rincorrere i nostri delegati per permettere a milioni di cittadini di esprimere il loro voto per il primo partito italiano”. il premier evidenzia l’assurdità di questo atteggiamento: “mandiamo i militari in Afghanistan per far svolgere le lezioni mentre nella Capitale ci viene interdetto”.Il Presidente del Consiglio inizia ad elencare i motivi perché a suo dire “i magistrati di sinistra e politicizzati” abbiano condizionato la campagna elettorale. E cita come esempio la nuova “tangentopoli”. “Una cosa che non c’è - sottolinea - perché noi non abbiamo bisogno del finanziamento pubblico tant’è che quando non arriva al partito ci pensiamo di tasca nostra”. Passa poi a parlare delle inchieste relative alla ricostruzione post terremoto. “Hanno cercato di distruggere il miracolo dell’Aquila dove abbiamo dato 40mila nuove case alle persone. Hanno cercato di gettare fango su Bertolaso che ha lavorato con persone assolutamente oneste e per il bene del Paese”.Berlusconi, tornando al caos liste in Lombardia e nel Lazio, fa sempre riferimento ai “giudici politicizzati”, e aggiunge: “si sono inventati questa situazione cercando, attraverso una campagna di stampa, di dire che i nostri erano incapaci, ecco perché noi dobbiamo dire la verità e raccontare a tutti come stanno le cose”.Dunque, “la sinistra e la sua mano giudiziaria non hanno perso il vizio”, in quanto “vogliono vincere senza avversari. È il colmo l’atteggiamento di questa magistratura, di questa sinistra e di questi giornali che hanno messo in bocca delle parole al presidente del Consiglio contro i nostri uomini che io non ho mai pronunciato. È una vergogna”. Continua il premier riferendosi anche ai numerosi retroscena pubblicati nei giorni scorsi.Il Presidente del Consiglio pone inoltre l’accento sulla composizione politica a sinistra. “Sabato in piazza - prosegue Berlusconi parlando della manifestazione organizzata dall’opposizione - vedremo il campione del giustizialismo Antonio Di Pietro, quello di faziosità Bersani e la campionessa di cultura radicale Bonino. Si tratta appunto di una amalgama terrificante che è il contrario della nostra cultura moderata. La sinistra non vuole l’immigrazione ma vuole una vera e propria invasione così pensa di poter cambiare la bilancia elettorale che ci vede vincenti”. “Fateci caso”, afferma il premier, loro sono sempre aspri, “noi invece siamo autoironici anche in questa situazione nella quale sono davvero teso e pronto a rispondere ad una inaccettabile ingiustizia”.Berlusconi poi evidenzia la grinta con cui sta affrontando anche questa sfida. “È come se fossi attaccato ad una spina di corrente perché stringendo le vostre mani e salutandovi ho ricevuto tanta energia che potrei battere Carnera a braccio di ferro”. E conferma che nel corso della manifestazione che si terrà il 20 marzo a Roma per le elezioni regionali i candidati governatori del centrodestra “giureranno” su un patto nel quale si impegneranno con gli elettori a realizzare i provvedimenti del governo. Ciò servirà in primo luogo per “realizzare immediatamente quel ‘piano casa’ che i governi locali della sinistra hanno impedito di fare”.Quanto alla situazione del Lazio, “I coordinatori nazionali, quelli regionali ed io, garantiamo che chi non è in lista se si impegna come se fosse in lista sarà premiato e gli garantiamo che saranno protagonisti della Giunta Lazio”. E conclude spiegando che, per Roma e Provincia, “è facile votare anche in assenza della nostra lista, bisogna fare una grande X sul nome di Renata Polverini”. Berlusconi: l’Expo un vanto dell’Italia nel mondo Silvio Berlusconi riconosce le “difficoltà” che hanno accompagnato la partenza del progetto Expo 2015 a Milano, ma assicura che ora l’impasse è stata superata: “Si era partiti con una qualche preoccupazione circa la possibilità di riuscire a realizzare un lavoro armonico, perchè sono tanti gli enti interessati alla progettazione dell’evento. Oggi mi sembra di poter dire che tutte queste difficoltà sono superate, da parte di tutti c’è il convincimento dell’importanza dell’evento e della necessità che tutti collaborino per la riuscita di un progetto che ci vede tutti esposti perchè rappresenterà l’Italia nei confronti del mondo intero”, spiega Berlusconi che garantisce ancora una volta il “pieno supporto del Governo”. Anzi, sottolinea ora il premier, “ho fatto i complimenti a Moratti e Stanca per il lavoro portato avanti con grande determinazione”, dice affiancato proprio dai due esponenti del comitato organizzatore dell’Expo con cui il premier - insieme a molti altri ministri - ha avuto un incontro a palazzo Chigi. Complimenti dunque a Moratti e Stanca “per la preparazione di uno straordinario evento che porterà l’Italia all’attenzione di tutto il mondo, che interesserà tutte le nostre aziende, le eccellenze italiane, soprattutto nella filiera eno-gastronomica e agroalimentare che è il tema dell’Expo”. L’esposizione è infatti “l’occasione per la presentazione di tutte le più avanzate ricerche e di tutti i più avanzati prodotti che si realizzano in tutto il mondo”. L’incontro, spiega infine il premier, “aveva anche come oggetto di focalizzare la lettera di presentazione e di garanzia che devo firmare a nome del Governo e che accompagnerà il dossier di registrazione che è il documento teso a illustrare a tutti i Paesi membri del Bureau Internazionale il piano industriale dell’esposizione: piano ormai pronto, sarà presentato al Bureau Internazionale che autorizzerà la realizzazione dell’evento”. Regionali/Bondi: c’è una cabina di regia contro il governo ”C’e’ ancora qualcuno che si rifiuta di credere all’esistenza di una cabina di regia che coordina e sincronizza i vari pezzi del puzzle politico che si manifesta in questi giorni?”. E’ l’interrogativo che pone il coordinatore del Pdl Sandro Bondi. ”E’ possibile pensare - sottolinea Bondi - che l’indebita ingerenza della magistratura negli affari politici, alla stregua ormai di una terza assemblea legislativa e attraverso l’azione di un vero e proprio partito rappresentato da magistratura democratica, che la forsennata aggressione della sinistra al Presidente del Consiglio guidata da quella sorta di capitano di ventura che risponde al nome di Di Pietro, che l’assalto della Cgil al governo con lo sciopero generale, siano fatti casuali e indipendenti gli uni dagli altri? Io non lo credo, e sono certo che bastera’ attendere per averne la conferma definitiva”. Regionali/Repetti: Di Pietro tenta di sovvertire la democrazia e la volontà degli italiani “Berlusconi dittatore? No, Di Pietro è un dittatore. E’ a dir poco nauseante e surreale sentir dare del ‘dittatore’ da Di Pietro al presidente del Consiglio. Il signor Di Pietro dimentica che Berlusconi è stato eletto democraticamente dalla stragrande maggioranza degli italiani. L’unico degno di essere chiamato dittatore è Di Pietro stesso che con le armi della giustizia politicizzata e della violenza verbale tenta di sovvertire la democrazia e la volontà degli italiani. Lo ha dichiarato la parlamentare del Pdl, Manuela Repetti.