La Parola di oggi

Feb 28th, 2010 | Di cc | Categoria: Religione

LA PAROLA DI OGGI
1 marzo 2010
Lunedì
S. Albino - II Quaresima - (C) - II
PREGHIERA DEL MATTINO
Tu hai fatto di noi, Signore, un regno di sacerdoti, un sacerdozio regale, e noi
stiamo di fronte a te con le mani alzate: non giudicare il mondo secondo le sue
colpe, ricordati dei figli del giusto Abramo che intercedette per Sodoma, ma
anche dei figli di Noè, dell’alleanza e della promessa che facesti con questo
patriarca al tempo del diluvio.
Non disprezzare l’opera delle tue mani.
È da parte del mondo intero che noi veniamo verso di te con tutto il cuore, ed
è per ogni creatura che noi facciamo penitenza.
Noi piangiamo per coloro che non piangono, affinché abbondi in loro la
consolazione.

PRIMA LETTURA (Dn 9,4b-10)
Abbiamo peccato.
Dal libro del profeta Daniele
“Signore Dio, grande e tremendo, che sei fedele all’alleanza e benevolo verso
coloro che ti amano e osservano i tuoi comandamenti, abbiamo peccato e abbiamo
operato da malvagi e da empi, siamo stati ribelli, ci siamo allontanati dai tuoi
comandamenti e dalle tue leggi! Non abbiamo obbedito ai tuoi servi, i profeti,
i quali hanno in tuo nome parlato ai nostri re, ai nostri principi, ai nostri
padri e a tutto il popolo del paese.
A te conviene la giustizia, o Signore, a noi la vergogna sul volto, come avviene
ancor oggi per gli uomini di Giuda, per gli abitanti di Gerusalemme e per tutto
Israele, vicini e lontani, in tutti i paesi dove tu li hai dispersi per i
misfatti che hanno commesso contro di te.
Signore, la vergogna sul volto a noi, ai nostri re, ai nostri principi, ai nostri
padri, perché abbiamo peccato contro di te; al Signore Dio nostro la misericordia
e il perdono, perché ci siamo ribellati contro di lui, non abbiamo ascoltato la
voce del Signore Dio nostro, né seguito quelle leggi che egli ci aveva date per
mezzo dei suoi servi, i profeti”.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 78)
R. Perdonaci, Signore, nella tua misericordia.
Non imputare a noi le colpe dei nostri padri,
presto ci venga incontro la tua misericordia,
poiché siamo troppo infelici. R.
Aiutaci, Dio, nostra salvezza,
per la gloria del tuo nome, salvaci e perdona i nostri peccati
per amore del tuo nome. R.
Giunga fino a te il gemito dei prigionieri;
con la potenza della tua mano
salva i votati alla morte. R.
E noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo,
ti renderemo grazie per sempre;
di età in età proclameremo la tua lode. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Ez 33,11)
R. Lode e onore a te, Signore Gesù!
Non voglio la morte del peccatore, dice il Signore,
ma che si converta e viva.
R. Lode e onore a te, Signore Gesù!

VANGELO (Lc 6,36-38)
Perdonate e vi sarà perdonato.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Siate misericordiosi, come è
misericordioso il Padre vostro.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati;
perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata,
scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui
misurate, sarà misurato a voi in cambio”.
Parola del Signore.

OMELIA
Gesù ci chiama di nuovo ad imitare il Padre celeste con l’essere misericordiosi.
Questa insistenza è dolcissima, poiché noi tutti abbiamo esperienza della nostra
miseria e attraverso questa esperienza possiamo capire cosa sia la misericordia.
Ma è anche rigorosissima, poiché Gesù ci avverte che vi è una esatta proporzione
tra la misericordia che esercitiamo nei confronti dei nostri fratelli e quella
che riceveremo dal Padre. Una frase sconvolgente, a pensarci bene! Dio ci ama al
punto di mettere nelle nostre mani la “misura” stessa di cui egli si serve per
elargire il suo amore. Ma egli vuole che noi ce ne serviamo come lui, per dare
senza misura.
Gesù ci indica quattro modi assai pratici di esercitare la misericordia. Primo:
non giudicare. Durante questa Quaresima prendiamo la decisione di non giudicare
mai. Sforziamoci di fare un digiuno di quei giudizi spontanei che diamo così
spesso, in parole o in pensieri. Anche se siamo responsabili di qualcuno, non
dobbiamo mai giudicare le sue intenzioni; non sappiamo quali siano i suoi
sentimenti profondi, e il segreto del suo cuore non appartiene che a Dio.
Condannare è ancor peggio: è dare un giudizio definitivo. Evitiamo la più piccola
condanna, nelle nostre parole e nei nostri gesti. Al contrario, sforziamoci
sempre di assolvere, di scusare, di rimettere a ciascuno il suo debito; cerchiamo
di perdonare sempre e riceveremo anche il perdono del Padre. È così che verrà il
regno di Dio “come in cielo così in terra”.

PREGHIERA DELLA SERA
“Seguendo l’esempio di Lot, che fuggì il fuoco che cadde dal cielo e consumò la
terra di Sodoma, vengo a rifugiarmi sulla santa montagna della penitenza e del
pentimento.
Fa’ che io possa scampare all’incendio devastatore del peccato e al fuoco della
tua giusta ira.
Non essere come la moglie di Lot, o anima mia, trasformata in statua di sale per
aver volto lo sguardo indietro.
Tieni il tuo sguardo davanti a te sul cammino che porta al Signore”.
Per la maggior parte degli uomini la terra si è raffreddata per mancanza d’amore.
Signore, concedi alla mia anima di ardere del tuo ardore divino.

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