Le Regionali segnano una scelta di campo
Feb 24th, 2010 | Di cc | Categoria: Cronaca Regionale
La sinistra vuole rimettere l’Ici, vuole raddoppiare l’imposte sulle rendite finanziarie, ridurre il debito pubblico con imposte sul patrimonio e combattere l’evasione con uno stato di polizia tributaria”. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa per la presentazione dei “promotori della libertà”. Berlusconi ha infatti spiegato che l’opposizione “vuole combattere l’evasione introducendo una norma che consente gli scambi in contanti fino a 500 euro per ridurli a 300 e in fine a 100 euro”. Secondo il premier “le banche ringraziano” perche’ si potrebbe pagare solo “con assegni, bonifici e carte di credito”.Il presidente del Consiglio ha attaccato l’opposizione anche sul tema dell’immigrazione. ”La sinistra vuole spalancare le porte ai cittadini stranieri, vuole un’invasione di stranieri perche’ pensa che si possa cambiare il peso del voto che ha visto la vittoria dell’Italia moderata”.Per Berlusconi ”le prossime elezioni in tredici regioni sono un test nazionale, una scelta di campo tra noi e loro, tra il Governo del fare e la sinistra delle chiacchiere”. ”Noi siamo il Governo delle riforme e delle emergenze – ha sottolineato - loro sono la sinistra che dice solo no. Il nostro messaggio e’ di ottimismo, il loro di pessimismo ed autolesionismo. Noi siamo un Governo che valorizza le cose positive, loro propagandano anche all’estero le cose negative del nostro Paese. Noi siamo un Governo rispettato nel mondo loro sono una opposizione antinazionale”. ”Il nostro e’ un vero e concreto Governo del fare – ha ribadito - e il nostro primo compito e’ spiegarlo agli italiani”. Ed ancora: ”affianchero’ i governatori” nella campagna elettorale per le regionali e ”diro’ che siamo di fronte ad una scelta di campo: la sinistra o noi”. Infine, Berlusconi ha sottolineato che ”l’impegno dei nuovi governatori del centrodestra sara’ fare subito una legge” per realizzare il Piano casa del Governo. ”Portero’ gli italiani a ragionare sulla convenienza che i governi locali siano in sintonia con il governo nazionale – ha concluso il premier - . Bisogna che le Regioni facciano una legge che dia seguito alla nostra legge”.