Solidarietà:un diritto-dovere

Feb 23rd, 2010 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura

Col termine solidarietà si intende quella predisposizione innata a partecipare alle vicende umane del prossimo. Essa implica la necessità di poter contare su qualcuno perché l’uomo, in quanto animale sociale, vive sempre in relazione col suo simile; è parte integrante del proprio gruppo, della propria comunità, sia essa la famiglia, sia essa un qualunque altro contesto sociale.

Anche l’articolo 2 della nostra Carta Costituzionale fa riferimento all’argomento: esso recita che lo Stato richiede ai cittadini l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. In quanto alla solidarietà politica, questa impone ai cittadini il dovere di rispettare la propria Patria, nonché di partecipare alla vita politica della collettività. Per quanto riguarda la solidarietà economica invece, ogni cittadino ha il dovere di concorrere al progresso materiale e spirituale della società e ancora, che nessuna attività economica sia svolta in contrasto con l’utilità sociale. La solidarietà sociale invece, è la forza che ci spinge verso ogni nostro simile e il sentire che abbiamo il dovere di combattere la miseria e l’ignoranza e la consapevolezza che abbiamo che abbiamo l’obbligo di corrispondere aiuto a chi ne ha bisogno.

Questa è la teoria alla quale ogni cittadino dovrebbe ispirarsi, sempre che lo Stato lo metta in queste condizioni. Infatti rianalizzando in via del tutto sintetica i tre punti in questione, vediamo che purtroppo la vita politica oggi è svuotata da ogni contenuto ideologico, che il diritto-dovere di voto è uno strumento nelle mani del più forte e che l’amor patrio, ideale ormai vetusto, non lo si estrinseca neanche più allo stadio dove ormai fa padrone l’ultrà.

Il punto due, quello della solidarietà economica, in un’Italia dove la disoccupazione, soprattutto da noi al Sud, regna sovrana, è anche esso inattendibile: il cittadino non è messo purtroppo in condizioni di concorrere al progresso materiale e spirituale della propria società. Purtroppo anche il terzo punto è vanificato perché la solidarietà sociale , implica il darsi all’altro, sentire la necessità di spersonalizzarsi per protendere verso chi ha bisogno di te. Ma da un lato, “homo hominis lupo” e quindi l’uomo prende il sopravvento sul suo simile, lo prevarica, un po’ per istinto di sopraffazione ma anche per paura. Oggi siamo tutti più inclini a risolvere i nostri problemi economici e non. La vita con i suoi problemi quotidiani prende il sopravvento sull’uomo; la cupidigia vince ogni altro sentimento. Ed è così che la raccolta di fondo per questa o quell’altra esigenza diventa una corsa  all’approvvigionamento personale. E’ triste ma vero.

                                                                                             Luca Antonio Pepe

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