La Parola del giorno
Feb 19th, 2010 | Di cc | Categoria: ReligioneLA PAROLA DI OGGI
20 febbraio 2010
Sabato
S. Silvano - Sabato dopo le Ceneri - (C) - IVPREGHIERA DEL MATTINO
Ho peccato più di Matteo il pubblicano, perché da sempre conosco il tuo
Nome. Ma tu mi chiami di nuovo a seguirti. Come lui voglio alzarmi,
rovesciare la tavola della mia vita quotidiana, carica di false ricchezze
e di commercio con lo spirito del mondo; come Levi, io ti dico: Entra da
me e che la tua saggezza immoli la vittima sull’altare della mia vita. Che
io divenga l’ostia dell’azione di grazie per la vita ritrovata. O Gesù,
per la tua bontà, degnati di chiamarmi con il mio nome.
PRIMA LETTURA (Is 58,9-14)
Non seguendo le tue vie onorerai il Signore.
Dal libro del profeta Isaia
Così dice il Signore:
“Se toglierai di mezzo a te l’oppressione, il puntare il dito e il parlare
empio, se offrirai il pane all’affamato, se sazierai chi è digiuno, allora
brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua oscurità sarà come il
meriggio.
Ti guiderà sempre il Signore, ti sazierà in terreni aridi, rinvigorirà le
tue ossa; sarai come un giardino irrigato e come una sorgente le cui acque
non inaridiscono.
La tua gente riedificherà le antiche rovine, ricostruirai le fondamenta
di epoche lontane.
Ti chiameranno riparatore di brecce, restauratore di case in rovina per
abitarvi.
Se tratterrai il piede dal violare il sabato, dallo sbrigare affari nel
giorno a me sacro, se chiamerai il sabato delizia e venerando il giorno
sacro al Signore, se lo onorerai evitando di metterti in cammino, di
sbrigare affari e di contrattare, allora troverai la delizia nel Signore.
Io ti farò calcare le alture della terra, ti farò gustare l’eredità di
Giacobbe tuo padre”.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 85)
R. Insegnaci, Signore, la tua via.
Signore, tendi l’orecchio, rispondimi,
perché io sono povero e infelice.
Custodiscimi perché sono fedele;
tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te spera. R.
Pietà di me, Signore,
a te grido tutto il giorno.
Rallegra la vita del tuo servo,
perché a te, Signore, innalzo l’anima mia. R.
Tu sei buono, Signore, e perdoni,
sei pieno di misericordia con chi ti invoca.
Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera
e sii attento alla voce della mia supplica. R.
CANTO AL VANGELO (cf. Ez 33,11)
R. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Non voglio la morte del peccatore, dice il Signore,
ma che si converta e viva.
R. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
VANGELO (Lc 5,27-32)
Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi seduto al banco delle
imposte, e gli disse: “Seguimi!”. Egli, lasciando tutto, si alzò e lo
seguì.
Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla di
pubblicani e d’altra gente seduta con loro a tavola.
I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli:
“Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?”.
Gesù rispose: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati;
io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi”.
Parola del Signore.
OMELIA
Questo passo del Vangelo ci mostra la conversione che Gesù aspetta da
ciascuno di noi, ed è molto dolce: si tratta di riconoscerci peccatori,
e di andare a lui come al nostro Salvatore; si tratta di riconoscerci
malati e di andare a lui come al nostro medico… La peggiore cosa che
possa capitarci è di crederci “giusti”, cioè di essere contenti di noi
stessi, di non avere nulla da rimproverarci: perché noi ci allontaneremmo
irrimediabilmente, per questo semplice fatto, dal nostro Dio di
misericordia.
Ma quando ci consideriamo peccatori, possiamo entrare subito nel cuore di
Gesù. Gesù non aspetta che siamo perfetti per invitarci a seguirlo. Ci
chiama sapendo benissimo che siamo poveri peccatori, molto deboli. Egli
potrà lasciarci per tutta la vita molti difetti esteriori; ciò che importa
è che il fondo del nostro cuore resti unito a lui. I nostri peccati non
saranno mai un ostacolo alla nostra unione con Dio, se noi saremo dei
poveri peccatori, cioè dei peccatori penitenti, umili, che si affidano
alla misericordia di Dio e non alle proprie forze.
È a questa conversione d’amore e di umiltà, a questo incontro con il
nostro Salvatore, che siamo tutti invitati durante la Quaresima. Tutti
abbiamo bisogno di conversione e di guarigione, e Gesù ci prende così come
siamo. Con lo stesso sguardo di misericordia dobbiamo guardare ogni nostro
fratello, senza mai scandalizzarci, come il primogenito nella parabola del
figliol prodigo, dei tesori di tenerezza che nostro Padre impiega per i
suoi figli più perduti.
PREGHIERA DELLA SERA
“Santa Maria, madre di Dio, noi ti salutiamo; nuova Eva, porta del cielo,
tu che ci apri il paradiso chiuso, partoriscici nella pace alla luce del
Regno. E tu, santa Maria Maddalena, intercedi per noi. Il tuo Salvatore
mi conceda la grazia di fuggire le tenebre del peccato e di cantare le
meraviglie che Dio ha compiuto in te”. Pregate per noi il Dio santissimo,
lento all’ira e pieno d’amore, perché ci siano concesse le lacrime del
pentimento, e le lacrime dell’amore, e il nostro dolore per avere offeso
un tale Dio ci purifichi.