Crisi: l’Europa apprezza l’Italia

Feb 18th, 2010 | Di cc | Categoria: Esteri

L’efficienza governativa di Berlusconi viene riconosciuta anche (e finalmente!) da un economista come Francesco Giavazzi: docente della Bocconi e firma del sito “lavoce.info”.In un articolo di fondo sul Corriere della Sera, Giavazzi apprezza l’impegno del Presidente del Consiglio all’ultimo consiglio europeo a favore di un intervento del Fondo monetario internazionale per risollevare le sorti delle finanze pubbliche della Grecia. L’economista fa proprio il ragionamento che Berlusconi ha fatto a Bruxelles. Vale a dire, che solo l’Fmi ha l’esperienza e gli strumenti per intervenire in operazioni di salvataggio. Di certo, non le ha l’Europa che, con il caso-Grecia, si trova ad affrontare la sua prima crisi dell’area euro. E c’è di più. I Paesi europei che fanno parte del G-20 hanno rifinanziato (fino a quadruplicarlo in dodici mesi) il capitale del Fondo. Queste risorse sono state utilizzate in parte per salvare paesi di media-piccola grandezza, in ogni parte del mondo. Non si vede il motivo perché, dopo averlo finanziato, l’Fmi non può intervenire a sostegno di un paese europeo. Il pragmatismo di Berlusconi parte anche da un altro presupposto, condiviso anche questo da Giavazzi. E cioè che è necessario intervenire in tempi rapidi a sostegno della Grecia prima che il virus si diffonda ad altri Paesi. A partire dalla Spagna, le cui condizioni economiche interne (non quelle di finanza pubblica) non sono troppo distanti da quelle di Atene.L’Europa, però, è convinta di riuscire a farcela da sola a sostenere la Grecia. Ed a fronte di un crollo della domanda interna, chiede ad Atene sforzi ulteriori di risanamento della finanza pubblica. Cioè interventi destinati a deprimere ulteriormente la domanda interna. A difesa di questa linea si ergono soprattutto Francia e Germania. E non certo in nome dell’autonomia europea; bensì perché il 50% del debito pubblico greco è nelle mani di Parigi e Berlino.Sullo sfondo, poi, potrebbero esserci anche ragioni di politica interna francese. Un gossip di Parigi dice che Sarkozy non vedrebbe di buon’occhio un intervento del Fondo monetario, guidato da Dominique Strass-Khan in quanto proprio Strauss-Khan potrebbe diventare suo sfidante, in quota socialista, per l’Eliseo.

Ancora una volta, quindi, i formalismi europei vanno a braccetto con gli egoismi nazionali. Con il risultato che Bruxelles tiene fuori dalla porta il Fondo monetario che, invece, saprebbe come intervenire per evitare che il contagio greco si diffonda, non solo nel Mediterraneo, ma in tutto il Continente.

ilmattinale

 

Lascia un commento

Devi essere Autenticato per scrivere un commento