Berlusconi: non è Tangentopoli
Feb 18th, 2010 | Di cc | Categoria: Politica
”Non c’e’ nessun ritorno di Tangentopoli” anche perche’ ”tutti i partiti hanno il finanziamento pubblico” e dunque si tratta di ”fatti personali che rientrano nelle statistiche” che dimostrano come su 100 persone possono esserci ”1, 2, 3, 4 o 5 individui che possono essere dei birbantelli o dei birbanti che approfittano della loro posizione per interesse personale”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in un’intervista rilasciata nel suo studio a Palazzo Grazioli. Berlusconi ha sottolineato che cio’ ”vale per le imprese, per i sindacati, per la magistratura e per i movimenti politici”. Alla domanda se vi sia una questione morale visto quanto sta emergendo dalle diverse inchieste che coinvolgono politici, funzionari pubblici e persino magistrati il premier ha risposto: ”intanto non c’e’ nessun ritorno di Tangentopoli come qualcuno dice, perche’ i partiti, tutti i partiti, hanno il finanziamento pubblico che non c’era nel ‘92-’93 e magari costringeva i partiti ad affidarsi a finanziamenti non legali”. ”Oggi - ha sottolineato Berlusconi - ci sono soltanto dei fatti personali che rientrano nelle statistiche”. Statistiche - ha aggiunto - ”che valgono per tutti i settori e gli ambiti: su cento persone, si sa che non ci sono cento santi perche’ si sa che ci sono uno, due, tre, quattro o cinque persone che possono essere dei birbantelli o dei birbanti che approfittano delle loro posizioni per interesse personale”. Un discorso, ha sottolineato, ”che vale per le imprese private, e io lo so bene perche’ li ho avuti nelle mie, e vale per i sindacati, per la magistratura e persino per i carabinieri, un’arma straordinaria la cui solidita’ morale e’ riconosciuta da tutti, ma che, anche lei ha avuto dei casi di singoli che non si sono comportati come si dovevano comportare”. ”Quindi - ha proseguito - e’ un fatto direi soltanto statistico che purtroppo deriva dalla natura umana ed e’ percio’ veramente assurdo parlare di un ritorno ai tempi del ‘92-’93”. ”Per quanto riguarda i reati di corruzione ho in animo di presentare un provvedimento addirittura nel prossimo consiglio dei ministri allo scopo di inasprire le attuali norme”.
Sulle intercettazioni: ”non mi convince del tutto perche’ lo vorrei ancora piu’ severo, pero’ l’attuale testo in Senato e’ meglio della situazione attuale che e’ di barbarie pura” e quindi ”penso si debba proseguire con quel testo”. Berlusconi ha poi concluso dicendo di non aver ‘mai sentito parlare dell’ipotesi di un decreto in merito”.
ilmattinale