La Parola di oggi

Feb 16th, 2010 | Di cc | Categoria: Religione

LA PAROLA DI OGGI
17 febbraio 2010
Mercoledì
Mercoledì delle Ceneri - (C) - P

PREGHIERA DEL MATTINO
Noi ti benediciamo, o Dio, in questo giorno che comincia, per il periodo
santo della Quaresima, che tu ci concedi in preparazione alla Pasqua.
Portaci, attraverso il digiuno, ad avere fame di te e a non essere schiavi
delle creature. Insegnaci, attraverso la pratica dell’astinenza, a
dividere i nostri beni con coloro che ne hanno bisogno. Aiutaci,
attraverso la preghiera e il silenzio, a trovare nella croce di tuo Figlio
il nostro riposo e la nostra gioia (Pensieri di Fenelon per la Quaresima).

PRIMA LETTURA (Gl 2,12-18)
Laceratevi il cuore e non le vesti.
Dal libro del profeta Gioele
Così dice il Signore:
“Ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti”.
Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore vostro Dio,
perché egli è misericordioso e benigno, tardo all’ira e ricco di
benevolenza e si impietosisce riguardo alla sventura.
Chi sa che non cambi e si plachi e lasci dietro a sé una benedizione?
Offerta e libazione per il Signore vostro Dio.
Suonate la tromba in Sion, proclamate un digiuno, convocate un’adunanza
solenne.
Radunate il popolo, indite un’assemblea, chiamate i vecchi, riunite i
fanciulli, i bambini lattanti; esca lo sposo dalla sua camera e la sposa
dal suo talamo.
Tra il vestibolo e l’altare piangano i sacerdoti, ministri del Signore,
e dicano: “Perdona, Signore, al tuo popolo e non esporre la tua eredità
al vituperio e alla derisione delle genti”.
Perché si dovrebbe dire fra i popoli: “Dov’è il loro Dio?”.
Il Signore si mostri geloso per la sua terra e si muova a compassione del
suo popolo.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 50)
R. Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.
Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia;
nella tua grande bontà cancella il mio peccato.
Lavami da tutte le mie colpe,
mondami dal mio peccato. R.
Riconosco la mia colpa,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto. R.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non respingermi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito. R.
Rendimi la gioia di essere salvato,
sostieni in me un animo generoso.
Signore, apri le mia labbra
e la mia bocca proclami la tua lode. R.

SECONDA LETTURA (2Cor 5,20 - 6,2)
Riconciliatevi con Dio… Ecco il momento favorevole.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, noi fungiamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse
per mezzo nostro. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi
riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo
trattò da peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare per
mezzo di lui giustizia di Dio.
E poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano
la grazia di Dio. Egli dice infatti: “Al momento favorevole ti ho esaudito
e nel giorno della salvezza ti ho soccorso”.
Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!
Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO (cf. Sal 95,8)
R. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
R. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO (Mt 6,1-6.16-18)
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Guardatevi dal praticare le
vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati,
altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli.
Quando dunque fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come
fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli
uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Quando
invece tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua
destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede
nel segreto, ti ricompenserà.
Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando
ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli
uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu
invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega
il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti
ricompenserà.
E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che
si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità
vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando digiuni,
profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu
digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel
segreto, ti ricompenserà”.
Parola del Signore.

OMELIA
Il mercoledì delle Ceneri, la cui liturgia è marcata storicamente
dall’inizio della penitenza pubblica, che aveva luogo in questo giorno,
e dall’intensificazione dell’istruzione dei catecumeni, che dovevano
essere battezzati durante la Veglia pasquale, apre ora il tempo salutare
della Quaresima.
Lo spirito comunitario di preghiera, di sincerità cristiana e di
conversione al Signore, che proclamano i testi della Sacra Scrittura, si
esprime simbolicamente nel rito della cenere sparsa sulle nostre teste,
al quale noi ci sottomettiamo umilmente in risposta alla parola di Dio.
Al di là del senso che queste usanze hanno avuto nella storia delle
religioni, il cristiano le adotta in continuità con le pratiche espiatorie
dell’Antico Testamento, come un “simbolo austero” del nostro cammino
spirituale, lungo tutta la Quaresima, e per riconoscere che il nostro
corpo, formato dalla polvere, ritornerà tale, come un sacrificio reso al
Dio della vita in unione con la morte del suo Figlio Unigenito. È per
questo che il mercoledì delle Ceneri, così come il resto della Quaresima,
non ha senso di per sé, ma ci riporta all’evento della Risurrezione di
Gesù, che noi celebriamo rinnovati interiormente e con la ferma speranza
che i nostri corpi saranno trasformati come il suo.
Il rinnovamento pasquale è proclamato per tutta l’umanità dai credenti in
Gesù Cristo, che, seguendo l’esempio del divino Maestro, praticano il
digiuno dai beni e dalle seduzioni del mondo, che il Maligno ci presenta
per farci cadere in tentazione. La riduzione del nutrimento del corpo è
un segno eloquente della disponibilità del cristiano all’azione dello
Spirito Santo e della nostra solidarietà con coloro che aspettano nella
povertà la celebrazione dell’eterno e definitivo banchetto pasquale. Così
dunque la rinuncia ad altri piaceri e soddisfazioni legittime completerà
il quadro richiesto per il digiuno, trasformando questo periodo di grazia
in un annuncio profetico di un nuovo mondo, riconciliato con il Signore.

PREGHIERA DELLA SERA
Signore Gesù Cristo, tu ci hai insegnato che l’uomo non vive di solo pane,
ma di ogni parola che tu pronunci; concedi, a noi che cominciamo nella
gioia l’esercizio di questa Quaresima, i doni che ti chiediamo per i vivi
e i morti: custodiscici, mentre siamo in questo mondo, nel tuo amore e nel
tuo servizio e accogli al banchetto del tuo Regno coloro che sono morti
nella tua amicizia. Tu che regni nei secoli dei secoli. (Preghiera “post
nomina” dell’antica liturgia spagnola).

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