Chiesa di San Giorgio a Pianura, marcia e adorazione dei giovani - La Parola di oggi

Feb 10th, 2010 | Di cc | Categoria: Religione

Ieri sera, dopo la celebrazione della Santa Messa, insieme ad un gruppo di giovani si è partiti dalla piazza San Giorgio per una marcia, che ha visto protagonisti i giovani, fino alla cappella della Piccola Lurdes. Don Claudio insieme a Don Dario e a Don Antonio, hanno regalato un momento di adorazione solenne e di pace ad un folto gruppo di giovani e famiglie. Il momento più bello è stato la preghiera che ha raccolto attorno all’altare inginocchiati tutti i giovani, che insieme uniti per la mano hanno cantato la canzone Eccomi di Mons. Marco Frisina. Grazie ancora a questi Santi uomini. 

LA PAROLA DI OGGI
11 febbraio 2010
Giovedìb
B.V. Maria di Lourdes - V tempo ordinario (C) - I
PREGHIERA DEL MATTINO
Beato il sonno che facesti scendere su Adamo, per formare, dal suo
costato, l’opera mirabile a lui destinata. Beata la notte dell’anima
grazie alla quale tu trasformi l’amato nel suo diletto. Rendimi docile,
Signore, ai moti dello Spirito Santo che fa scendere la notte e fa
spuntare il giorno. Beata la notte in cui tu m’insegni a camminare nella
fede pura e in cui rendi forti in me la volontà e la determinazione di
seguirti fino in fondo, senza condizioni. Voglio amarti fin nel tuo sonno
sulla barca, voglio amarti anche nella tua assenza.
PRIMA LETTURA - (1Re 11,4-13)
Poiché non hai osservato la mia alleanza ti strapperò via il regno, ma una
tribù la darò a tuo figlio, per amore di Davide.
Dal primo libro dei Re
Quando Salomone fu vecchio, le sue donne l’attirarono verso dei stranieri
e il suo cuore non restò più tutto con il Signore suo Dio come il cuore
di Davide suo padre. Salomone seguì Astarte, dea di quelli di Sidone, e
Milcom, obbrobrio degli Ammoniti. Salomone commise quanto è male agli
occhi del Signore e non fu fedele al Signore come lo era stato Davide suo
padre.
Salomone costruì un’altura in onore di Camos, obbrobrio dei Moabiti, sul
monte che è di fronte a Gerusalemme, e anche in onore di Milcom, obbrobrio
degli Ammoniti.
Allo stesso modo fece per tutte le sue donne straniere, che offrivano
incenso e sacrifici ai loro dei.
Il Signore, perciò, si sdegnò con Salomone, perché aveva distolto il suo
cuore dal Signore Dio d’Israele, che gli era apparso due volte e gli aveva
comandato di non seguire altri dei; egli non aveva osservato quanto gli
aveva comandato il Signore. Allora il Signore disse a Salomone: “Poiché
ti sei comportato così e non hai osservato la mia alleanza né i decreti
che ti avevo impartiti, ti strapperò via il regno e lo consegnerò a un tuo
suddito. Tuttavia non farò ciò durante la tua vita per amore di Davide tuo
padre; lo strapperò dalla mano di tuo figlio. Ma non gli strapperò tutto
il regno; una tribù la darò a tuo figlio per amore di Davide mio servo e
per amore di Gerusalemme, città da me eletta”.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 105)
R. Perdona, Signore, le nostre infedeltà.
Beati coloro che agiscono con giustizia
e praticano il diritto in ogni tempo.
Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo,
visitaci con la tua salvezza. R.
I nostri padri si mescolarono con la nazioni
e impararono le opere loro.
Servirono i loro idoli
e questi furono per loro un tranello. R.
Immolarono i loro figli
e le loro figlie agli dei falsi.
L’ira del Signore si accese contro il suo popolo,
ebbe in orrore il suo possesso. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Mt 11,25)
R. Alleluia, alleluia.
Benedetto sei tu, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato
i misteri del regno dei cieli.
R. Alleluia.

VANGELO (Mc 7,24-30)
I cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, partito da Genesaret, andò nella regione di Tiro e
di Sidone. Ed entrato in una casa, voleva che nessuno lo sapesse, ma non
poté restare nascosto. Subito una donna che aveva la sua figlioletta
posseduta da uno spirito immondo, appena lo seppe, andò e si gettò ai suoi
piedi.
Ora, quella donna che lo pregava di scacciare il demonio dalla figlia era
greca, di origine siro-fenicia. Ed egli le disse: “Lascia prima che si
sfamino i figli; non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai
cagnolini”. Ma essa replicò: “Sì, Signore, ma anche i cagnolini sotto la
tavola mangiano delle briciole dei figli”. Allora le disse: “Per questa
tua parola va’, il demonio è uscito da tua figlia”.
Tornata a casa, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era
andato.
Parola del Signore.

OMELIA
Ecco che Gesù va in soccorso ai popoli pagani e idolatri della zona di
Tiro. L’Agnello senza macchia affronta e si confronta con l’impurità di
coloro che, dolorosamente, egli chiama “cagnolini” per il loro essere
schiavi delle passioni e per il loro essere prigionieri del peccato. Ai
figli di Israele annuncia che la loro purezza può divenire impura, ai
pagani che la loro impurità può divenire pura. Ma non è ancora giunto il
tempo dei popoli pagani; Gesù entra nella loro casa, e vuole restarvi
nascosto, come è detto: “Non andate fra i pagani e non entrate nelle città
dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa di
Israele” (Mt 10,5-6).
La guarigione che Gesù concederà alla figlia di questa donna, pagana per
nascita, profetizza la pienezza della salvezza dei gentili, riservata al
tempo della passione e della risurrezione.
Il pane che deve innanzi tutto saziare i figli e che non conviene gettare
ai cani rappresenta il Cristo nel mistero del suo corpo eucaristico, che
deve saziare coloro che sono stati purificati dalle acque del battesimo
e che sono chiamati perciò figli di Dio. Ecco perché le Scritture ci
avvertono: “Chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del
Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore… perché chi mangia
e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria
condanna” (1Cor 11,27,30). La donna che si è gettata ai piedi di Gesù ha
colto il senso profondo di tali parole e, riconoscendo umilmente la
propria condizione, confessa il suo peccato. Con fede si abbandona a
Cristo che, giusto e buono, con una sola briciola o una sola parola può
rigenerare e salvare sua figlia.

PREGHIERA DELLA SERA
Signore, come è dolce la tua parola! Come si sente rafforzato colui che
la medita notte e giorno! Riempi di essa il mio sonno, te ne prego, come
si versa il grano nella macina per raccogliere il fiore del frumento. Come
ci rende forti il pane delle tue labbra! Tu mi mostri il nuovo Adamo
addormentato sull’albero della croce: dal suo costato aperto nasce la
Chiesa, come una nuova Eva.
Beato colui che “mormora” la tua parola giorno e notte: come un albero
piantato sulle rive di un fiume, non diventerà mai secco.

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