Forza Italia ”non ha mai avuto collegamenti con la mafia”. E’ in atto ”un tentativo di delegittimazione dell’azione del governo Berlusconi sempre in prima linea nella lotta a Cosa Nostra”. Cosi’ il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, commenta quanto affermato da Ciancimino junior nel corso del processo a Palermo sulla nascita di Forza Italia come frutto della trattativa Stato-mafia. Il Guardasigilli, interpellato dai cronisti a margine del terzo congresso nazionale della Uil-Pa, premette di non voler esprimere un suo giudizio rispetto a quando dichiarato da Ciancimino jr, “come ministro della Giustizia - ha detto - non intervengo su un teste che depone in un processo”. Alfano ricorda invece la sua esperienza personale di militante in Forza Italia sin dal ‘94, ricoprendo diversi incarichi in Sicilia: ”Mai e poi mai abbiamo avuto la sensazione che la nostra storia, questa grande storia di partecipazione che ha emozionato milioni di persone in Sicilia e altrove, possa aver avuto collegamenti con la mafia”. Alfano rivendica che ”il governo Berlusconi con le leggi antimafia ha fatto esattamente il contrario di cio’ che prevede il papello”. Dal momento che poi ”la mafia non teme dibattiti e convegni ma teme la confisca dei beni e il carcere duro, abbiamo - ha aggiunto - fatto una guerra alla mafia con la normativa di contrasto piu’ duro dai tempi di Falcone e Borsellino. Tanto e’ vero che il modello Italia e’ diventato esempio per i paesi del G8”. “Non vorrei - ha concluso Alfano - vi fosse da piu’ parti in atto un tentativo di delegittimazione di un governo che contro la mafia ha fatto la guerra piu’ dura dai tempi di Falcone e Borsellino. Non sempre la mafia sceglie la via dell’assassino fisico, a volte sceglie quella della delegittimazione”. Arlacchi (Idv), non credo a Ciancimino “Non credo a una parola di quanto detto da Ciancimino. E queste storie le abbiamo gia’ viste e sentite. Sono parole che non giovano ad altri che a Berlusconi, si vuole sollevare un gran polverone e screditare cosi’ la figura dei pentiti in generale”. Lo afferma l’eurodeputato dell’Italia dei Valori Pino Arlacchi, in merito alla deposizione di oggi di Massimo Ciancimino. “Ciancimino -continua Arlacchi parlando ai microfoni di Cnrmedia- ha una posizione giudiziaria interessata ed ha una scarsa attendibilita’, a tanti anni di distanza. Lavorando insieme a Falcone so che questo tipo di dichiarazioni vanno prese con grande cautela e non vanno sbandierate. Non sono d’accordo nemmeno con Di Pietro che parla di governo paramafioso. Proprio Di Pietro che ha avuto a che fare con casi molto delicati sa che queste dichiarazioni vanno prese con grande prudenza”. Bondi, immancabile ondata di fango prima di ogni voto “Immancabilmente alla vigilia di ogni elezione assistiamo ad una nuova ondata di fango, calunnie e teoremi tanto fantasiosi quanto falsi. Ancora una volta la giustizia e’ piegata a torbidi progetti politici che impediscono ad un Paese di pensare al suo futuro”. Lo dichiara il coordinatore del Pdl, Sandro Bondi, commentando le ultime affermazioni di Massimo Ciancimino. Casini (Udc), Ciancimino offende elettori e mistifica realta’ ”In questi 15 anni piu’ volte la politica mi ha diviso da Silvio Berlusconi e piu’ volte ho polemizzato con lui, come sanno tutti gli italiani. Ritenere pero’ che Forza Italia sia prodotto della mafia significa non solo offendere milioni di elettori, ma soprattutto falsificare profondamente la realta’. Non ha futuro un Paese in cui la politica si fa usando queste armi”. Lo ha affermato Pier Ferdinando Casini in merito alle dichiarazioni di Massimo Ciancimino. Cicchitto: dichiarazioni Ciancimino sono follia pura “Mancano solo i falsi pentiti che, per acquisire meriti, cercano anche di fare i politologi con risultati grotteschi”. Così Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl, commenta le ultime rivelazioni di Ciancimino. “Secondo Ciancimino - osserva - Forza Italia nascerebbe addirittura nel 1992 e verrebbe di fatto fondata su ispirazione di Provenzano. Siamo alla follia pura. E’ evidente, però, che Ciancimino figlio, dovendo salvare l’intero o una parte del patrimonio del padre imboscato all’estero, è disposto a tutto”. “Adesso - conclude Cicchitto - ci aspettiamo un libro scritto a quattro mani da Genchi e Ciancimino, i quali magari fanno risalire la strage di Piazza Fontana ad un club fondato da Dell’Utri”. Dell’Utri contro Ciancimino: siamo alla pura invenzione Con le dichiarazioni di Massimo Ciancimino sui rapporti tra Fi e mafia “siamo alla pura invenzione che sfiora, anzi sicuramente entra nel campo della pazzia”. Lo ha detto al Tg5 il senatore del Pdl Marcello Dell’Utri. “Lo Stato - sottolinea Dell’Utri - non eravamo noi. In ogni caso, a parte che non siamo lo Stato, non siamo mai stati in condizione di essere parte in questi discorsi”. “Se Ciancimino vuol parlare di cose successe veramente, si vada a cercare dove sono successe e con chi. Certamente io non c’entro niente, e non parliamo ovviamente di Berlusconi, ma proprio niente di niente. Qui siamo alla pura invenzione che sfiora anzi sicuramente entra nel campo della pazzia”, conclude. Gasparri, Ciancimino trasforma giustizia in avanspettacolo “E’ davvero sconcertante il comportamento di Massimo Ciancimino”. Lo dichiara Maurizio Gasparri, presidente dei senatori Pdl, che aggiunge: “dopo aver parlato sull’universo mondo, arrivato al momento delle domande della difesa ha detto che non ce la faceva a rispondere”. “Il presidente del Collegio – prosegue - ha quindi rinviato tutto al due marzo dicendo addirittura che non e’ certo che in quella data Ciancimino potra’ rispondere. E’ la prova provata che siamo di fronte ad una manovra tesa a salvare pezzi di patrimonio con dichiarazioni ingiudicabili per il loro contenuto”. “Ciancimino - dice Gasparri - fugge e la via di fuga gli viene protetta invece di rispondere a domande che avrebbero messo in evidenza la falsita’ della sua ricostruzione. Che possa accadere una cosa del genere in un tribunale – conclude - trasforma, purtroppo, la giustizia in una sorta di avanspettacolo”. Ghedini, dichiarazioni di Ciancimino prive di dignità logica “Le dichiarazioni di Massimo Ciancimino non sono soltanto destituite di ogni fondamento, ma sono anche totalmente inverosimili e prive di ogni dignita’ logica. Spiace che qualcuno possa dare anche un minimo credito a prospettazioni che la storia di Forza Italia e del Presidente Berlusconi hanno dimostrato concretamente e con atti di governo essere completamente inesistenti”. Lo afferma, in una nota, il parlamentare del Popolo della Libertà, Niccolo’ Ghedini. “Sembra che si voglia delegittimare proprio il governo Berlusconi che sta conducendo la piu’ severa e forte offensiva del dopo guerra contro la mafia -aggiunge Ghedini- Ciancimino dovra’ rispondere di fronte all’autorita’ giudiziaria anche di tali diffamatorie dichiarazioni”. La Russa, dichiarazioni Ciancimino ne’ in cielo ne’ in terra ”Le dichiarazioni di Massimo Ciancimino, non stanno ne’ in cielo ne’ in terra e possono trovare solo spiegazioni se ci sono interessi particolari, perche’ cose di questo genere possono venire fuori ora”. Cosi’ il ministro della Difesa e coordinatore del Popolo della Libertà Ignazio La Russa, commenta le ultime affermazioni in aula a Palermo, di Massimo Ciancimino. Leone, Ciancimino ciarlatano come Spatuzza ”Vedrete, fra poco verra’ fuori che Berlusconi e dell’Utri non sono poi del tutto estranei all’attacco alle torri gemelle. Anzi, la gola profonda Massimo Ciancimino rivelera’ un risvolto clamoroso e cioe’ che il padre mafioso gli avrebbe riferito di una telefonata d’intesa fra Berlusconi e Bin Laden poche ore prima della tragedia. Non c’e’ limite al ridicolo”. Antonio Leone (Popolo della Libertà) vicepresidente della Camera dei Deputati, commenta cosi’ le dichiarazioni di Ciancimino figlio sulla presunta trattativa fra mafia e Stato per dar vita a Forza Italia. ”Nel ridicolo sprofonda anche il modo di procedere di certa magistratura - aggiunge Leone - perche’ non si dovrebbe consentire a un ciarlatano di nessuna credibilita’ come il figlio di Ciancimino di diffamare pubblicamente istituzioni e persone, senza una preventiva ricerca di riscontri a quanto afferma. Gia’ con il pluriomicida Spatuzza, assurto al ruolo di testimone chiave contro Dell’Utri, poi smentito dal suo stesso capoclan, la giustizia italiana e’ stata fatta oggetto di pesanti ironie a livello internazionale. Con Ciancimino si sta preparando a una nuova replica”. Quagliariello, la farsa Ciancimino continua ”La farsa Ciancimino continua”. E’ il commento di Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del PdL al Senato, alle affermazioni rese dal figlio dell’ex sindaco di Palermo condannato per mafia. “La lotta alla mafia e un corretto uso dei pentiti - aggiunge Quagliariello - sono questioni troppo serie per consentire che in nome di esse - anzi, contro di esse - simili ciarlatani continuino a essere accreditati al solo fine di riscrivere la storia d’Italia in funzione dell’interesse di una parte politica”. Repetti, inaccettabile uso giustizia per infangare il premier “E’ tanto inaccettabile quanto paradossale che in Italia l’illegalita’ possa far uso della giustizia per infangare, criminalizzare e distruggere politicamente e umanamente il Presidente del Consiglio che ha la colpa per alcuni, il merito per la maggioranza degli italiani, di aver impedito che si realizzassero i progetti dittatoriali della sinistra”. Lo afferma Manuela Repetti, deputato del Popolo della Libertà. Rotondi, fermare tentativo di imbarbarire confronto politico ”Va fermato questo tentativo di imbarbarire la campagna elettorale e il confronto politico”. Cosi’ il ministro per l’Attuazione del programma di governo, Gianfranco Rotondi, commenta la deposizione di Massimo Ciancimino. Santelli: Ciancimino sembra recitare copione scritto da altri “Risulta gia’ particolarmente anomala questa fiction infinita messa in scena in procura da Massimo Ciancimino che sembra recitare un copione scritto da altri,dove non manca mai il sapiente colpo di scena con tanto di rivelazione di rito a beneficio dei media e non solo”. Lo ha dichiarato Jole Santelli, deputato Pdl, vice presidente della commissione Affari Costituzionali. Turco (Pd): “Storie assurde, stop a gossip processuale” “Qui si tratta di titoli di giornali piu’ che ipotesi accusatorie. Questo e’ materiale per gossip giornalistico piu’ che per magistrati”. Cosi’ Maurizio Turco, deputato radicale eletto nelle liste del Pd, bolla le dichiarazioni di Ciancimino junior al processo Mori a Palermo. E pone l’accento sul “problema dell’informazione in questo paese”. “Sul famoso ‘papello’ - dice Turco - prima si sono fatti i titoloni poi, quando si e’ scoperto che non era stato scritto da Toto’ Riina, c’e’ stata un’informazione quasi carbonara sul fatto che Cinacimino jr aveva detto una balla”. “Ciancimino - osserva Turco -, racconta storie assurde”. Valducci: la giustizia ad orologeria ormai è una regola ”I tribunali sono diventati la sede in cui i mafiosi ‘pentiti’ fanno conferenze stampa gettando fango e discredito sul governo, su milioni di cittadini e sull’Italia intera. Ormai la giustizia da orologeria e’ la regola. I mezzi d’informazione, nessuno escluso, accreditano puntualmente questi personaggi e le sceneggiature che mettono in piedi con due, tre o piu’ pagine dedicate. Cosi’ si corre il rischio di far affondare il Paese”.
Lo ha dichiarato l’on. Mario Valducci, Presidente della Commissione Trasporti e Tlc della Camera dei Deputati e Responsabile Vicario Enti Locali del Pdl.
*imattinale