La Parola di oggi
Feb 8th, 2010 | Di cc | Categoria: Religione9 febbraio 2010
Martedì
S. Apollonia - V tempo ordinario (C) - I
PREGHIERA DEL MATTINO
Il desiderio stesso, la ricerca stessa del bene ci fanno schierare gli uni contro gli altri. In fondo in ogni nostra attività non c’è che una sola grande finalità: il bene! Ma quanta diversità nella realizzazione concreta di questo desiderio universale!
Signore, aiutami a trovare, in questa giornata, un terreno comune di collaborazione con quelli che incontrerò. Mandami dei compagni di strada e purifica le nostre iniziative. Guidaci sul cammino che porta al vero bene. Mostraci il Padre: ci basterà questo.
ANTIFONA D’INGRESSO
Venite, adoriamo il Signore,
prostrati davanti a lui che ci ha fatti;
egli è il Signore nostro Dio. (Sal 95,6-7)
COLLETTA
Custodisci sempre con paterna bontà
la tua famiglia, Signore,
e poiché unico fondamento della nostra speranza
è la grazia che viene da te,
aiutaci sempre con la tua protezione. Per il nostro…
PRIMA LETTURA - (1Re 8,22-23.27-30)
Tu hai detto, Signore: Lì sarà il mio nome! Ascolta ora la preghiera del tuo popolo Israele.
Dal primo libro dei Re
In quei giorni, Salomone si pose davanti all’altare del Signore, di fronte a tutta l’assemblea di Israele, e, stese le mani verso il cielo, disse: “Signore, Dio di Israele, non c’è un Dio come te, né lassù nei cieli né quaggiù sulla terra! Tu mantieni l’alleanza e la misericordia con i tuoi servi che camminano davanti a te con tutto il cuore.
Ma è proprio vero che Dio abita sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questa casa che io ho costruita!
Volgiti alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, Signore mio Dio; ascolta il grido e la preghiera che il tuo servo oggi innalza davanti a te!
Siano aperti i tuoi occhi notte e giorno verso questa casa, verso il luogo di cui hai detto: Lì sarà il mio nome!
Ascolta la preghiera che il tuo servo innalza in questo luogo. Ascolta la supplica del tuo servo e di Israele tuo popolo, quando pregheranno in questo luogo. Ascoltali dal luogo della tua dimora, dal cielo; ascolta e perdona”.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 83)
R. Com’è dolce, o Signore, abitare la tua casa!
L’anima mia languisce
e brama gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente. R.
Anche il passero trova la casa,
la rondine il nido,
dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari,
Signore degli eserciti, mio re e mio Dio. R.
Beato chi abita la tua casa:
sempre canta le tue lodi!
Vedi, Dio, nostro scudo,
guarda il volto del tuo consacrato. R.
Per me un giorno nei tuoi atri
è più che mille altrove,
stare sulla soglia della casa del mio Dio
è meglio che abitare nelle tende degli empi. R.
CANTO AL VANGELO (Gv 13,34)
R. Alleluia, alleluia.
Vi dò un comandamento nuovo, dice il Signore:
che vi amiate a vicenda come io ho amato voi.
R. Alleluia.
VANGELO (Mc 7,1-13)
Voi annullate la parola di Dio con la tradizione degli uomini.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani immonde, cioè non lavate - i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani fino al gomito, attenendosi alla tradizione degli antichi, e tornando dal mercato non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, stoviglie e oggetti di rame - quei farisei e scribi lo interrogarono: “Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani immonde?”.
Ed egli rispose loro: “Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini”. E aggiungeva: “Siete veramente abili nell’eludere il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e chi maledice il padre e la madre sia messo a morte. Voi invece dicendo: Se uno dichiara al padre o alla madre: è Korban, cioè offerta sacra, quello che ti sarebbe dovuto da me, non gli permettete più di fare nulla per il padre e la madre, annullando così la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte”.
Parola del Signore.
OMELIA
Dalle maldestre astuzie degli Ebrei di duemila anni fa l’arte di dare interpretazioni ha fatto progressi decisivi. Oltre alle interpretazioni siamo infatti capaci di fornire delle spiegazioni che nascondono molto meglio quegli ordini semplici, ma, sfortunatamente, così poco piacevoli. Le nostre convinzioni si fermano, però, proprio come all’epoca di Cristo, nel momento in cui entrano in conflitto con le nostre intenzioni.
Di fronte a decisioni importanti che non riguardano solo noi, il realismo è d’obbligo. Nel mondo odierno degli affari, sconosciuto all’epoca del Vangelo, non c’è spazio per i principi evangelici, almeno per la loro applicazione alla lettera. Eppure basta fare un passo indietro e tutto si presenta subito sotto un altro aspetto…
Diventiamo - come dice san Paolo - dei giullari di Dio!
Basta con questa musica! Il nostro “sì” sia un vero “sì“, e il nostro “no” un “no“; facciamo in modo che la nostra obbedienza al volere di Dio sia semplice e il più spontanea possibile, anche se è una follia. Perché, senza questa follia, la nostra terra rischia di diventare presto invivibile per i “pazzi” come per i “razionali”.
PREGHIERA SULLE OFFERTE
Il pane e il vino che hai creato, Signore,
a sostegno della nostra debolezza,
diventino per noi sacramento di vita eterna.
Per Cristo nostro Signore.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Rendiamo grazie al Signore per la sua misericordia,
per i suoi prodigi verso i figli degli uomini;
egli sazia il desiderio dell’assetato e
ricolma di beni l’affamato. (Sal 107,8-9)
PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
O Dio, che ci hai resi partecipi
di un solo pane e di un solo calice,
fa’ che uniti al Cristo in un solo corpo
portiamo con gioia frutti di vita eterna
per la salvezza del mondo.
Per Cristo nostro Signore.
PREGHIERA DELLA SERA
Signore, che cosa posso dire della giornata che sta finendo? Assomiglia a migliaia di giornate passate, tutte con questo scarto tra i miei progetti e la loro realizzazione. Ho voglia di giustificarmi ai tuoi occhi, di darti delle spiegazioni, proprio come faccio davanti a persone che contano. Vorrei restare a testa alta di fronte a te e devo dirmi, con forza, ogni giorno, che questo sentirmi accusato è senza senso, perché tu non mi accusi, per mia fortuna! Insegnami a stare al tuo fianco, perché non mi senta più di fronte a te come un accusato di fronte al giudice. Anche a me tu dici: “Non sei il mio servo, ma il mio amico”.