Il Napoli cade ad Udine
Feb 7th, 2010 | Di cc | Categoria: Calcio, Sport
UDINE – La gara di Udine segna la prima sconfitta in campionato per gli uomini di Mazzarri, che al Friuli cadono per 3-1 sotto i colpi di Totò Di Natale.In una gara dall’arbitraggio quantomeno discutibile, il Napoli ha comunque demeritato sotto il punto di vista del gioco e delle occasioni da gol, pur potendo recriminare per una traversa di Quagliarella ed un palo quasi allo scadere della seconda frazione colpito da Pazienza. Gli azzurri si erano presentati al Friuli con la formazione prevista alla vigilia, con Dossena per la prima volta da titolare a causa della squalifica di Aronica.Dopo appena 5 minuti c’è la prima svolta per la gara: l’arbitro Damato fischia un calcio di rigore (sacrosanto) per i bianconeri, per un abbraccio plateale in area di Maggio ai danni dello stesso Asamoah. Sul dischetto ci va Di Natale, che ribatte in rete dopo che De Sanctis era stato abilissimo a respingere la conclusione dagli undici metri. E’ la rete dell’1-0.Ma il Napoli è vivo, e si rende pericoloso per ben due volte: al 19’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Dossena calcia di destro dal limite, ma Handanovic è bravo a smanacciare in angolo deviando la palla ben indirizzata al set. Ciononostante l’azione era stata interrotta in precedenza dal direttore di gara, che aveva visto un contatto sospetto in area e assegnato un calcio di punizione ai padroni di casa.Ma appena un minuto dopo i partenopei trovano la rete del pareggio: Hamsik serve una buona palla in profondità per Denis, il quale però calcia su Handanovic. E’ a quel punto che irrompe Cristian Maggio, la cui conclusione va ad infilarsi sotto le gambe del portiere avversario, siglando così la rete dell’1-1, facendosi in parte perdonare l’ingenuità compiuta in occasione del penalty.Al 43’ Quagliarella, ben imbeccato in area da un cross di Denis, colpisce la traversa con un preciso colpo di testa. Sulla successiva azione, però, Damato ammonisce Maggio, come già accaduto in occasione del rigore, poiché ritenuto colpevole di aver simulato un contatto in area. Nella circostanza, però, appare molto più plausibile l’eventualità che l’esterno azzurro abbia subito un fallo piuttosto che lo abbia inventato.Nel secondo tempo, quando l’1-1 sembra oramai messo in cassaforte, la partita subisce una scossa: da un lato Pazienza colpisce un palo pieno, con un bolide di destro dal limite ad Handanovic battuto (43’), mentre appena 3 minuti dopo un Di Natale solo in area, con una deliziosa mezza girata costringe De Sanctis a raccogliere la palla dal fondo della rete per la seconda volta. E’ il 2-1 che taglia le gambe agli uomini di Mazzarri.Nel finale ancora un’opportunità per l’attaccante napoletano, il quale non spreca un contropiede facile facile e mette in rete la palla del 3-1.Si interrompe così la striscia positiva degli azzurri, che nel secondo tempo sembravano una brutta copia di quei calciatori che stanno facendo sognare la città. Mai un’azione pericolosa (eccezion fatta per il palo di Pazienza), mai un taglio interessante in favore degli attaccanti, mai uno spunto per sbloccare il risultato, a differenza del primo tempo in cui gli ospiti avevano saputo rispondere colpo su colpo agli attacchi degli uomini di De Biasi. Da sottolineare l’errore del direttore di gara Damato, che lascia colpevolmente gli azzurri in dieci per una simulazione inesistente di Maggio.Si salva De Sanctis, autore di una buona gara in cui poteva fare poco in occasione dei tre gol subiti. Per il resto della truppa, invece, gara da dimenticare.Adesso bisogna guardare avanti, senza soffermarsi troppo si questa sconfitta ed evitando di colpevolizzare oltre modo gli azzurri. La zona Champions, non dimentichiamolo è ancora alla portata del club di De Laurentiis, così come conferma la classifica. Il Napoli infatti mantiene inalterata la posizione in graduatoria, un punto sopra il Palermo, vittorioso ieri nell’anticipo con il Parma. Roberto Basile