Legittimo impedimento: prova di coesione
Feb 4th, 2010 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale
Il clima in cui alla Camera è passato il legittimo impedimento svela tante ipocrisie e una grande verità. Partiamo da quest’ultima. L’intero centrodestra – Pdl più Lega - che questa volta non ha sentito troppe distanze da Casini ha spiegato come meglio non si poteva, che l’Italia politica da oltre 15 anni - dunque prima di Berlusconi - è sotto il ricatto mediatico-giudiziario di una parte della magistratura e dei suoi supporter. Essa tiene sotto scacco la sinistra garantista e blocca di fatto ogni serio tentativo di riforma della Giustizia e non solo.Il Parlamento oggi riconosce, a larghissima maggioranza che c’è stato un imbarbarimento politico e giudiziario in questi 15 anni che ha di fatto strangolato l’intero Paese!Questa verità ha subìto le ipocrisie di due esponenti del PD (D’Alema e Bersani) e le calunnie di Di Pietro e dell’Italia del Valori che hanno alzato i toni e fatto ricorso ad insulti per coprire lo schiaffo inatteso che ha gonfiato il viso già tondo dell’ex PM ritratto in posa assieme a Contrada.In sintesi l’uso politico della giustizia è apparso pienamente riconoscibile per la stragrande maggioranza dei deputati che hanno sorriso sulla faccia di D’Alema quando ha chiesto la parola provando a negare di aver goduto, lui sì, dell’immunità del Parlamento europeo, dove è stato ‘graziato’ grazie al voto garantista del centrodestra a Bruxelles. Ma lo scarso coraggio e la palese confusione della forza più rappresentativa d’opposizione, non annuncia nulla di buono per il prosieguo della legislatura. E’ grave che il Pd, dopo avere eliminato Veltroni e Franceschini e dopo aver mandato, sempre grazie a noi, D’Alema a presiedere la Bicamerale sui Servizi al posto di Rutelli, sia ancora nel cerchio oscuro dell’Italia dei Valori. Quel gruppo che oggi reagisce all’appannamento di Di Pietro e al calo nei sondaggi, stringendo la morsa forcaiola che lo contraddistingue e promuovendo in De Magistris il nuovo Robespierre dei poveri!Dobbiamo procedere dunque mantenendo, come in questi giorni di impegno parlamentare, la massima coesione interna, indipendentemente dal voto amministrativo, per far comprendere a Casini quanto conti di più la comune condivisione dei valori rispetto alle aberrazioni della sinistra giustizialista e forcaiola. D’altronde è stato l’unico leader d’opposizione a dichiarare, in queste stesse ore, di considerare Berlusconi per il passato e per il presente “vittima di una certa persecuzione giudiziaria”. Anche l’acqua calda se riscoperta in tempo, può essere utile…