La parola di oggi
Feb 3rd, 2010 | Di cc | Categoria: ReligioneLA PAROLA DI OGGI
4 febbraio 2010
Giovedì
S. Gilberto - IV tempo ordinario (C) - IVPREGHIERA DEL MATTINO
Gli apostoli proclamavano che bisognava convertirsi. Convertirsi è mettere
a posto una situazione, è invertire la rotta, girare per non continuare
più nella direzione sbagliata. Ogni giorno incrocio centinaia di persone
che vanno al loro lavoro, che ne ritornano, che sono indaffarate, che
fanno i loro acquisti, che vanno a divertirsi… Ma in quale direzione
vanno? E io stesso, vi penso abbastanza? So da dove vengo, so dove devo
andare? Vengo da Dio, devo andare verso di lui. Signore, che io venga
verso di te attraverso tutti questi fratelli e sorelle che hai messo sul
mio cammino. Che io sia per loro un indicatore della buona strada.PRIMA LETTURA - (1Re 2,1-4.10-12)
Io me ne vado per la strada di ogni uomo sulla terra.
Sii forte, Salomone, e mostrati uomo.
Dal primo libro dei Re
Sentendo avvicinarsi il giorno della sua morte, Davide fece queste
raccomandazioni al figlio Salomone: “Io me ne vado per la strada di ogni
uomo sulla terra. Tu sii forte e mostrati uomo. Osserva la legge del
Signore tuo Dio, procedendo nelle sue vie ed eseguendo i suoi statuti, i
suoi comandi, i suoi decreti e le sue prescrizioni, come sta scritto nella
legge di Mosè, perché tu riesca in ogni tua impresa e in ogni tuo
progetto, perché il Signore attui la promessa che mi ha fatto quando ha
detto: Se i tuoi figli nella loro condotta si cureranno di camminare
davanti a me con lealtà, con tutto il cuore e con tutta l’anima, sul trono
d’Israele siederà sempre uno dei tuoi discendenti”.
Davide si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella città di Davide.
La durata del regno di Davide su Israele fu di quaranta anni: sette in
Ebron e trentatré in Gerusalemme. Salomone sedette sul trono di Davide suo
padre e il suo regno si consolidò molto.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (1Cr 29,10-12)
R. A te la lode e la gloria nei secoli.
Sii benedetto, Signore Dio d’Israele, nostro padre,
ora e sempre. R.
Tua, Signore, è la grandezza, la potenza e la gloria;
tua la maestà e tuo lo splendore;
tutto, nei cieli e sulla terra, è tuo. R.
Tuo è il regno, Signore;
tu t’innalzi sovrano su ogni cosa.
Da te provengono ricchezza e gloria. R.
Tu domini tutto, Signore;
nella tua mano c’è forza e potenza;
dalla tua mano ogni grandezza e potere. R.
CANTO AL VANGELO (Mc 1,15)
R. Alleluia, alleluia.
Il regno dei cieli è vicino, dice il Signore:
convertitevi e credete al Vangelo.
R. Alleluia.
VANGELO (Mc 6,7-13)
Incominciò a mandare i dodici.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù chiamò i dodici, ed incominciò a mandarli a due a due
e diede loro potere sugli spiriti immondi. E ordinò loro che, oltre al
bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né
denaro nella borsa; ma, calzati solo i sandali, non indossassero due
tuniche.
E diceva loro: “Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate
da quel luogo. Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi
ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi,
a testimonianza per loro”.
E partiti, predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti
demoni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano.
Parola del Signore.
OMELIA
Gesù, per la prima volta, invia i suoi apostoli in missione di
evangelizzazione. Egli vuole che essi facciano, sotto la sua direzione,
l’esperienza di quella che sarà la loro vita di pescatori di uomini. Egli
pensa che essi abbiano capito che ciò che egli ha condiviso con loro non
è destinato solo a loro.
L’insegnamento che essi hanno ricevuto non è per un piccolo gruppo di
iniziati privilegiati. Un giorno essi dovranno “andare per tutto il mondo
e predicare il vangelo ad ogni creatura” (Mc 16,15).
Questa evangelizzazione deve sgorgare dall’abbondanza del cuore, dal
bisogno di condividere le “ricchezze” che hanno ricevuto. Poiché essi non
sono dei propagandisti, ma dei testimoni. Non sono degli stipendiati, ma
dei volontari: “Ciò che avete ricevuto gratuitamente, datelo
gratuitamente” (Mt 10,8).
Ecco perché il Signore insiste sulla povertà: una sola tunica, un solo
paio di sandali, il bastone del pellegrino. Essi devono essere accolti non
a causa dei loro abiti eleganti, ma a causa della convinzione che mostrano
le loro parole e la loro condotta.
Quanto alla loro sussistenza, ci sarà sempre un credente in ogni città che
vi provvederà. Uno solo è sufficiente, non bisogna andare ogni giorno in
una casa diversa. Non cadano nella tentazione di essere ospiti d’onore
ogni giorno in una casa.
Ciò potrebbe distrarli dalla loro missione. Abbiamo sempre la tentazione
di farci coccolare… E se nessuno ci ascolta, è molto semplice: bisogna
scrollare la polvere dai sandali e ripartire, a digiuno, verso il prossimo
villaggio.
La nostra grande tentazione oggi nell’evangelizzazione è di puntare troppo
sui mezzi piuttosto che sul contenuto, su una presentazione piacevole
piuttosto che sulla convinzione interiore. Gesù non condanna i mezzi, ma
ci ricorda che la fede, la generosità, la dimenticanza di sé, la
convinzione personale dell’apostolo sono il canale attraverso il quale può
penetrare nei cuori il messaggio di Dio.
PREGHIERA DELLA SERA
Il Signore chiede ai suoi apostoli di non caricarsi di bagagli. Il nostro
mondo, oggi, ci ha creato tanti bisogni fittizi che noi ci sentiamo
infelici quando non possiamo soddisfare tutti i nostri desideri, anche
quelli inutili. Signore, il mio cuore è ingombro di bisogni e di desideri
futili? Quando percorro quei santuari dell’idolo “consumista” che sono i
grandi magazzini quante cose vengono a impigliarsi nelle reti della mia
cupidigia? Troppe? Molte? Abbastanza? Poche? Signore, aiutami a vivere
nella semplicità.