Con Berlusconi l’Italia protagonista anche in Medio Oriente

Feb 3rd, 2010 | Di cc | Categoria: Esteri

Le malelingue sono servite, ancora una volta il Presidente Berlusconi è riuscito in una impresa eccezionale. Il trionfo di Gerusalemme è di quelli destinati a passare alla storia nella politica mediorientale del nostro Paese. E’ stata una vera e propria svolta, quasi un possente cambio di marcia. La ciliegia finale su una torta di una visita riuscita in ogni minimo dettaglio è venuta al discorso della Knesset, il Parlamento israeliano che finora aveva riservato questo onore soltanto ai presidenti di Stati Uniti, Germania e Francia. Per la prima volta il Presidente Berlusconi è riuscito nell’impresa di mettere in piedi un incontro tra un folto gruppo di ministri italiani e i loro colleghi israeliani. Ha fatto firmare una decina di accordi, tutti concreti e di alto rilievo. Ha incontrato il primo ministro e il presidente della Repubblica di Israele. Ha preso posizione in maniera precisa, netta e chiara nei confronti dell’Iran e del pericolo delle armi nucleari. Dopo avere rassicurato così Israele sul fondamentale problema della sicurezza, Berlusconi è in grado di delineare quasi un asse tra l’Italia e Israele. Un vero e proprio ponte di pace nei confronti dei Paesi arabi moderati della regione. Al pomeriggio, con la visita al presidente palestinese Abbas, la politica estera italiana coglie un ulteriore successo e pone il Presidente Berlusconi nel ruolo di mediatore. Incontrando anche l’ex premier britannico Tony Blair, inviato del Quartetto dei grandi in Medio Oriente, il progetto del leader italiano si amplia fino alla offerta di riprendere i negoziati tra israeliani e palestinesi direttamente nel nostro Paese nella sede offerta di Erice, in Sicilia. Berlusconi può vantare, come nessuno al mondo, la sua vecchia ma sempre robusta idea di un piano Marshall per i palestinesi. Dovrebbe essere il grande piano di sviluppo economico per il rilancio dei Territori quale sostegno per una politica di pace non solo basata sugli accordi ma sulla stabilità economica e finanziaria di tutta l’area. Da qui viene il disegno preciso della politica italiana di inserirsi ancora più profondamente in un’area mediorientale che troppo a lungo è stata a trascurata. L’impegno preciso e coraggioso del Presidente Berlusconi nei confronti dell’Iran si accompagna al sogno di far entrare Israele all’interno della Unione Europea perché così “nessuno potrebbe più arrecarle offesa”. In questo modo, si chiude il cerchio di una politica azzeccata, che mira a riportare la pace in Medio Oriente con un più forte e più deciso ruolo del nostro Paese nel quadro internazionale. In contrasto con tutte le chiacchiere della sinistra, ancona una volta sono i fatti ad avere la meglio.   Bondi: al premier riconoscimenti da tutto il mondo ”Mentre tutti gli esponenti della sinistra, senza nessuna esclusione, sono totalmente assorbiti nell’impegno preferito di impedire una seria riforma della giustizia, il nostro Paese sta ricevendo, nel corso della visita di Stato in Israele del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, riconoscimenti importanti e niente affatto scontati per l’influenza che esercita sulla scena politica internazionale”. Lo afferma il ministro Sandro Bondi, coordinatore nazionale del Pdl, aggiungendo che ”del ruolo che l’Italia svolge nel mondo nello sforzo di superare i conflitti e di favorire la pace e la cooperazione, un’opposizione seria dovrebbe essere compartecipe, formulando la propria valutazione e offrendo il proprio contributo. E invece niente”.  Valducci: Berlusconi alla Knesset parla da leader mondiale ”Silvio Berlusconi e’ il primo statista italiano a parlare alla Knesset, il parlamento israeliano, nella storia della repubblica italiana. Le parole di solidarieta’, franchezza e grande forza evocativa contenute nel coraggioso intervento del Premier lo confermano come leader sulla scena politica internazionale. E’ un atto politicamente molto significativo che segna la centralita’ dell’Italia nel processo di pace che dovra’ coinvolgere il Medio Oriente. Dopo queste parole c’e’ un prima e un dopo”. Lo ha dichiarato Mario Valducci, presidente della commissione Trasporti e Tlc della Camera e Responsabile Vicario Pdl Enti Locali
* ilmattinale

Lascia un commento

Devi essere Autenticato per scrivere un commento