Francesca Pascale , consigliera provinciale del PDL , è oggetto in queste ore di un vergognoso attacco da parte del sindaco Jervolino , quella vecchia signora che si fa chiamare col nome di una bambina . Offesa e punta nel vivo da alcune affermazioni fatte dalla consigliera in una trasmissione de La7 , la Jervolino  ha dichiarato di voler querelare la giovane , fondatrice del club “Meno male che Silvio c’è” , ma , non contenta , ha accusato la Pascale di essere un’ex velina , presente, udite udite , nel cast di Telecafone.   Il sindaco, con la sua voce chioccia , non fa altro che attaccare volgarmente chi le mette i bastoni tra le ruote o osa criticarla , sia se appartenga alla sua sfilacciata maggioranza sia che appartenga all’opposizione . Un esempio su tutti : ha definito “sfrantummati” i componenti della giunta da lei presieduta , quella giunta con la quale ha detto di star lavorando mentre andava in onda la trasmissione , probabilmente segnalatale dal suo ben pagato (con i soldi nostri) responsabile della comunicazione . Alla signora , che ricorda ogni volta di esser avvocato da quarant’anni , senza aver quasi mai esercitato, ha sempre dato fastidio la presenza di belle donne fornite anche di cervello. Abituata a frequentare politicanti di mestiere come la Anselmi e la Bindi , non riesce a concepire come esistano anche giovani ragazze  che si interessano di politica . Nè riesce a concepire come persone che non hanno avuto alle spalle, come lei ha avuto , un padre ed una madre inseriti pesantemente e prepotentemente nello schema di potere democristiano , abbiano saputo farsi strada con le sole proprie forze , utilizzando quello che madre natura ha loro dato . Infine , una considerazione a proposito delle accuse di “brogli ” lanciati da Francesca Pascale . Noi non sappiamo a cosa la consigliera si riferisca . Ci  permettiamo solo, sommessamente , il consiglio di sfogliare le pagine del quotidiano “Il Mattino” di qualche giorno dopo le elezioni amministrative che videro vincente la prediletta di Bassolino ( e poi non è vero che Dio prima li fa e poi li accoppia) . In una pagina interna , ma su nove colonne , veniva data notizia di una indagine della magistratura su un sospetto voto inquinato dalla camorra nella zona di Miano , con il coinvolgimento di due esponenti del partito della Margherita , ovvero il partito nel quale all’epoca militava  “Rosetta ” . (Michele Elio Fusco)