”Sono il ministro della Giustizia, servo il mio Paese e ho giurato sulla Costituzione. A differenza di coloro che seguiranno le improvvide indicazioni dell’Anm, partecipero’ all’inaugurazione dell’anno giudiziario presso la Suprema Corte di Cassazione alla presenza del Presidente della Repubblica”. Lo afferma in una nota il ministro della Giustizia Angelino Alfano. ”Allo stesso modo -continua il Guardasigilli- andro’ l’indomani presso la Corte d’Appello de L’Aquila, laddove il servizio giustizia ha ricominciato a funzionare brillantemente dopo il terremoto, grazie all’impegno delle istituzioni e di tanti servitori dello Stato. L’Anm piuttosto che inaugurare l’anno giudiziario ha deciso di inaugurare la campagna elettorale in vista delle elezioni per il Csm che si terranno in primavera”. ”L’Anm ha scelto -conclude Alfano- di macchiare una giornata che e’ per i cittadini e per il loro diritto di avere giustizia. L’immagine che l’Anm offre di se’ non coincide con l’immagine e con il senso etico delle migliaia di magistrati che ogni mattina servono l’Italia e le istituzioni che rappresentano”. Bondi: la protesta dell’Anm è un oltraggio alla democrazia E’ “una profonda e oltraggiosa lesione dell’ordine democratico e costituzionale” la protesta decisa dall’Anm per le cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario, con i magistrati che sabato nei 26 distretti di Corte d’appello abbandoneranno le aule quando prenderà la parola il rappresentante del governo. Lo denuncia il coordinatore del Popolo della Libertà, Sandro Bondi, secondo il quale “a questo punto è improcrastinabile una posizione chiara di tutte le Istituzioni a salvaguardia delle legittime prerogative democratiche”. Cicchitto: ora l’Anm si pone nel solco dell’IdV ”Siamo abituati, ormai da molto tempo, alle iniziative politiche e corporative dell’Anm. Ora, con la prossima contestazione annunciata, essa si pone addirittura nel solco dell’IdV”. Cosi’ Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Popolo della Libertà.”Tutto cio’ - prosegue - e’ un vulnus allo stato di diritto, che si fonda sulla divisione dei poteri e sull’assoluta autonomia della magistratura, e deve farci riflettere sulla necessita’ di procedere senza esitazioni nella riforma globale della giustizia”. Gasparri: una mancanza di rispetto per le istituzioni Prima le minacce di sciopero, poi annunci di iniziative plateali come quella di abbandonare l’aula durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario alla presenza del ministro della Giustizia. Il sindacato delle toghe ci ha abituati a continue incursioni nelle decisioni dell’esecutivo e soprattutto alle ormai costanti frequentazioni dei salotti televisivi”. Lo afferma in una nota Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Popolo della Libertà. “Boicottare l’inaugurazione dell’anno giudiziario - prosegue - è una mancanza di rispetto inqualificabile nei confronti delle istituzioni e dei cittadini che ancora credono in una giustizia ‘giusta’. Dimostra che vogliono una giustizia bloccata, ostacolando qualsiasi riforma. Un atteggiamento estremista quello dell’Anm che sta registrando le prime defezioni e spaccature di quanti nella magistratura sanno che con scioperi e iniziative plateali non si va da nessuna parte, come a L’Aquila”. Ferri: non è questo il modo di protestare “Comprendo il disagio dei magistrati, ma non e’ questo il modo di protestare, e questo non e’ solo il mio pensiero, ma di tanti altri magistrati”. Questo il parere del consigliere del Csm, Cosimo Maria Ferri, in merito alla annunciata protesta dell’Anm, in un commento al Tg2. Per Ferri, si tratta di “un’iniziativa verticistica ed e’ una rinuncia al dialogo e al confronto democratico, con delle conseguenze negative, perche’ porta a un inasprimento del rapporto politica-giustizia e porta il Paese su posizioni oltranziste”. Per Ferri, “la strada maestra, nella diversita’ dei ruoli e nel rispetto del principio di leale collaborazione, e’ quella di lavorare insieme e di costruire un sistema giustizia efficiente. E abbiamo un esempio concreto in questi giorni -conclude- e riguarda Reggio Calabria, dove politica e giustizia, insieme, hanno lavorato per lottare contro la criminalita’ organizzata, e i risultati si sono visti”. Napoli: la protesta dell’Anm è offensiva e pilatesca “L’annuncio del sindacato dei magistrati di voler abbandonare le cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario per protestare contro le leggi del governo sulla giustizia ha un duplice limite: sa essere insultante verso l’esecutivo e, nello stesso tempo, pilatesco rispetto al contenuto delle leggi” E’ quanto afferma, in una nota, il vice presidente dei deputati del Pdl, Osvaldo Napoli. “La loro protesta con la Costituzione sottobraccio dovrebbe indurli ad aprire quel testo e a rileggersi gli articoli 104 e 111 sulla subordinazione dei giudici alla legge e sul potere ordinamentale della legge nei confronti della giustizia”. “Non sarebbe stata piu’ efficace la loro protesta pronunciata e motivata davanti al governo? La loro protesta e’ in realta’ una diserzione e una fuga. Diversamente, sarebbe una pretesa intollerabile, in un paese democratico, quella di magistrati che dialogano solo se il governo fa come loro comandano. E’ questo il dialogo che vuole la magistratura?”. Consulta del PdL: dall’Anm una linea contraddittoria ”La Consulta Giustizia del Pdl, unitamente al responsabile Giustizia della Lega, Matteo Brigandi’, trova contraddittorio il comportamento dell’Anm, che da un lato chiede il confronto e il dialogo con il governo sulle questioni della giustizia e dall’altro adotta atteggiamenti irrispettosi nei confronti delle istituzioni che