AUSTRALIA: CONTINUA L’ONDATA DISTRUTTIVA DEGLI INCENDI

Feb 10th, 2009 | Di cc | Categoria: Esteri

E’ sempre più grave il bilancio dei morti  causa la tragica ondata di incendi che ha colpito l’Australia sud-orientale, una catastrofe di dimensioni senza precedenti nella storia del Paese. Il premier Kevin Rudd parla di “omicidio di massa” ad opera di piromani che si sospetta siano dietro l’origine delle fiamme. Due persone sono state arrestate. Le ultime cifre fornite dalla polizia riferiscono di 171 morti, ma le stesse autorità hanno avvertito che i numeri sono destinati a crescere ancora, così come per tutta la giornata, di ora in ora, sono cresciuti nell’ordine delle decine. Sono centinaia gli ustionati e migliaia di persone sono state evacuate.
Il Primo ministro Kevin Rudd, che oggi ha visitato le aree colpite, ha accusato di “omicidio di massa” i piromani, “non vi sono altre parole per descrivere il loro crimine” ha detto. Rudd ha inoltre avvertito poi gli australiani di prepararsi al peggio, “le cifre sono già gravissime, ma temiamo che continueranno a salire”, e ha esortato tutti ad offrire aiuto finanziario, pratico e sostegno emotivo.

LA SITUAZIONE NON E’ ANCORA SOTTO CONTROLLO. Il bilancio è di trentuno incendi  purtroppo risultano non ancora del tutto domati nonostante siano passati divers giorni dopo l’inizio dell’allarme, e la minaccia non si arresta, anzi diventa più seria con la ripresa di forti venti in serata. Intanto alle operazioni di ricerca e di soccorso partecipano 200 militari oltre alle centinaia di vigili del fuoco e volontari. Si fa poi sempre più consistente il sospetto che molti degli incendi più violenti siano opera di piromani, alcuni anche tornati a riaccendere fuochi già domati dopo che i pompieri avevano lasciato la zona.  Un uomo di 31 anni e un ragazzo di 15 sono stati arrestati per aver appiccato volontariamente due incendi, mentre il premier dello stato di Victoria, John Brumby, ha annunciato una commissione d’inchiesta che avrà anche il compito di esaminare tutti gli aspetti della strategia governativa in materia di incendi.
Sono 750 le abitazioni rase al suolo e quasi 3800 gli evacuati registrati. Esperti per l’identificazione delle vittime sono giunti da tutto il Paese e sono impegnati nell’impresa senza precedenti: lavorano su resti carbonizzati, e utilizzeranno tutti i metodi a loro disposizione: test del Dna, cartelle mediche e fotografie, dati dentistici. La polizia federale ha annunciato che contribuirà alle indagini e molte delle aree devastate vengono trattate come scene di reato data l’elevata probabilità che si tratti di incendi dolosi. La regina Elisabetta, che è anche sovrana dell’Australia, si è detta “scioccata e rattristata”, mentre il premier britannico Gordon Brown ha offerto aiuti al governo australiano.        

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