Cordoglio per la morte di Antonio Romano, fondatore di Radio Amore
Feb 4th, 2025 | Di cciotola | Categoria: Cronaca di NapoliCon profondo dispiacere, la comunità radiofonica e tutta la città di Napoli piangono la scomparsa di Antonio Romano, il fondatore di Radio Palepoli, Radio Cuore e infine Radio Amore. Uomo di coraggio e di grande visione, Romano ha dedicato la sua vita a creare una radio libera, autentica e indipendente, che ha segnato la storia delle onde radio napoletane per oltre cinquant’anni.
La sua radio non era solo uno strumento di intrattenimento, ma una vera e propria istituzione culturale, un faro di identità per Napoli e per tutti coloro che amano la sua tradizione. Con un impegno instancabile, Romano ha sempre scelto di promuovere una musica napoletana di qualità, lontana dalle mode effimere e dai fenomeni neomelodici. Trasmissioni storiche come ‘o Cascion’ del maestro Mormone e Le canzoni inedite della Napoli che fu sono diventate appuntamenti imperdibili per tutti gli ascoltatori, trasmettendo l’anima di Napoli attraverso le note più autentiche.
La sua passione per la cultura napoletana si è estesa anche al linguaggio, con l’introduzione del primo telegiornale in napoletano, in collaborazione con il giornalista Claudio Ciotola. Ogni giorno, attraverso il suo lavoro, i napoletani hanno potuto seguire le notizie, ma anche la realtà più vicina alla loro vita quotidiana, tutto parlando la loro lingua, quella che li unisce e li rende forti.
Antonio Romano ha lasciato un segno indelebile non solo nella radiofonia, ma anche nella storia culturale della città. La sua visione e il suo coraggio hanno dato vita a una radio che è sempre stata un simbolo di libertà, di autenticità e di amore per Napoli. L’indipendenza dell’emittente e il rispetto per il pubblico sono stati sempre il cuore pulsante del suo progetto, che ha fatto di Radio Amore e delle sue antenne una casa per chi cercava una radio diversa, libera, lontana dalle logiche commerciali.
Con la sua scomparsa, la radio perde non solo un grande fondatore, ma anche un uomo che ha fatto della sua passione una missione di vita. Napoli e il mondo della radio lo ricorderanno sempre con affetto e gratitudine, per aver saputo coniugare musica, cultura e libertà in un’epoca che ne aveva profondamente bisogno.