La parola del giorno

Gen 21st, 2010 | Di cc | Categoria: Religione

LA PAROLA DI OGGI
22 gennaio 2010
Venerdì
S. Vincenzo - II tempo ordinario (C) - II

PREGHIERA DEL MATTINO
La Chiesa è apostolica, cioè essa contiene la missione e l’autorità
affidata da Gesù Cristo per essere mezzo di salvezza nella storia degli
uomini. Talvolta, Signore, siamo coscienti della grande responsabilità che
abbiamo noi cristiani, membri della tua Chiesa. Permettici di riconoscere
sempre i successori degli apostoli: papa e vescovi. Essi sono eletti
perché attraverso il loro ministero il popolo di Dio diventi più forte e
più fedele, attivo nella società. Accordaci la grazia di vivere in
comunione con gli insegnamenti di coloro che tu stesso hai scelto come
araldi del vangelo.

PRIMA LETTURA - (1Sam 24,3-21)
Non stenderò la mano su di lui, perché è il consacrato del Signore.
Dal primo libro di Samuele
In quei giorni, Saul scelse tremila uomini valenti in tutto Israele e
partì alla ricerca di Davide di fronte alle Rocce dei caprioli. Arrivò ai
recinti dei greggi lungo la strada, ove c’era una caverna. Saul vi entrò,
mentre Davide e i suoi uomini se ne stavano in fondo alla caverna.
Gli uomini di Davide gli dissero: “Ecco il giorno in cui il Signore ti
dice: Vedi, metto nelle tue mani il tuo nemico, trattalo come vuoi”.
Davide si alzò e tagliò un lembo del mantello di Saul, senza farsene
accorgere. Ma ecco, dopo aver fatto questo, Davide si sentì battere il
cuore per aver tagliato un lembo del mantello di Saul.
Poi disse ai suoi uomini: “Mi guardi il Signore dal fare simile cosa al
mio re, al consacrato di Dio, dallo stendere la mano su di lui, perché è
il consacrato del Signore”.
Davide dissuase con parole severe i suoi uomini e non permise che si
avventassero contro Saul. Saul uscì dalla caverna e tornò sulla via.
Dopo questo fatto, Davide si alzò, uscì dalla grotta e gridò a Saul: “O
re, mio signore”; Saul si voltò indietro e Davide si inginocchiò con la
faccia a terra e si prostrò.
Davide continuò rivolgendosi a Saul: “Perché ascolti la voce di chi dice:
Ecco, Davide cerca la tua rovina? Ecco, in questo giorno i tuoi occhi
hanno visto che il Signore ti aveva messo oggi nelle mie mani nella
caverna. Mi fu suggerito di ucciderti, ma io ho avuto pietà di te e ho
detto: Non stenderò la mano sul mio signore, perché egli è il consacrato
di Dio. Guarda, padre mio, il lembo del tuo mantello nella mia mano:
quando ho staccato questo lembo dal tuo mantello nella caverna, vedi che
non ti ho ucciso. Riconosci dunque e vedi che non c’è in me alcun disegno
iniquo né ribellione, né ho peccato contro di te; invece tu vai insidiando
la mia vita per sopprimerla. Sia giudice il Signore tra me e te e mi
faccia giustizia il Signore nei tuoi confronti, poiché la mia mano non si
stenderà su di te. Come dice il proverbio antico: “Dagli empi esce
l’empietà e la mia mano non sarà contro di te”. Contro chi è uscito il re
d’Israele? Chi insegui? Un cane morto, una pulce. Il Signore sia arbitro
e giudice tra me e te, veda e giudichi la mia causa e mi faccia giustizia
di fronte a te”.
Quando Davide ebbe finito di pronunziare verso Saul queste parole, Saul
disse: “È questa la tua voce, Davide figlio mio?”. Saul alzò la voce e
pianse.
Poi continuò verso Davide: “Tu sei stato più giusto di me, perché mi hai
reso il bene, mentre io ti ho reso il male. Oggi mi hai dimostrato che
agisci bene con me, che il Signore mi aveva messo nelle tue mani e tu non
mi hai ucciso. Quando mai uno trova il suo nemico e lo lascia andare per
la sua strada in pace? Il Signore ti renda felicità per quanto hai fatto
a me oggi. Or ecco sono persuaso che, certo, regnerai e che sarà saldo
nelle tue mani il regno d’Israele”.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 56)
R. A te mi affido: salvami, Signore.
Pietà di me, pietà di me, o Dio,
in te mi rifugio;
mi rifugio all’ombra delle tue ali
finché sia passato il pericolo. R.
Invocherò Dio, l’Altissimo,
Dio che mi fa il bene.
Mandi dal cielo a salvarmi
dalla mano dei miei persecutori,
Dio mandi la sua fedeltà e la sua grazia. R.
Innalzati sopra il cielo, o Dio,
su tutta la terra la tua gloria,
perché la tua bontà è grande fino ai cieli,
e la tua fedeltà fino alle nubi. R.

CANTO AL VANGELO (2Cor 5,19)
R. Alleluia, alleluia.
Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,
affidando a noi la parola della riconciliazione.
R. Alleluia.

VANGELO (Mc 3,13-19)
Chiamò a sé quelli che volle ed essi andarono da lui.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che egli volle ed
essi andarono da lui. Ne costituì dodici che stessero con lui e anche per
mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demoni.
Costituì dunque i dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro; poi
Giacomo di Zebedeo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome
di Boanerghes, cioè figli del tuono; e Andrea, Filippo, Bartolomeo,
Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda
Iscariota, quello che poi lo tradì.
Parola del Signore.

OMELIA
Siamo tutti chiamati ad essere discepoli, ma non tutti i discepoli sono
chiamati per essere apostoli. Dalla montagna (luogo che generalmente nella
Bibbia è teatro delle rivelazioni divine) Gesù Cristo sceglie, senza alcun
obbligo, dodici discepoli perché questi diventino apostoli.
Apostolo significa “inviato” di Gesù Cristo, investito della sua autorità.
Gli apostoli hanno la responsabilità di cementare la Chiesa, nella persona
di Gesù Cristo. Ne ha scelti dodici perché siano con lui, perché annuncino
come lui il vangelo e scaccino gli spiriti cattivi.
Il numero dodici simboleggia le dodici tribù di Israele. Sono loro che
sosterranno il nuovo popolo di Dio, iniziato da Gesù Cristo.
La Chiesa è apostolica perché è cementata dagli apostoli. Tutti i suoi
membri partecipano all’apostolato, che è luce e speranza tra gli uomini,
come un fermento.
L’apostolo e il discepolo hanno un solo scopo, anche se il loro ministero
è diverso. Essi trasmettono il regno di Dio a tutti e a tutte le
generazioni.
Sulla soglia del terzo millennio, le voci dei nostri pastori ci invitano
a dare un impulso all’evangelizzazione. Se la prendiamo sul serio, questa
sfida verrà in aiuto a molti uomini che aspettano una nuova civiltà di
amore e di solidarietà.

PREGHIERA DELLA SERA
In questa notte che sta per cominciare, vogliamo metterci sotto la tua
protezione. Oggi, attraverso la tua parola, abbiamo ascoltato ancora una
volta la scelta che hai fatto dei dodici apostoli. Noi vogliamo formare,
vicino a loro, questa Chiesa, unica e santa. Vogliamo vivere nella
cattolicità alla quale essa è chiamata, affinché il mondo sia, sempre più,
quello di Gesù Cristo. Fa’ che il tuo messaggio arrivi ai confini di tutta
la terra e che noi formiamo così un solo popolo sotto la guida dello
stesso pastore.

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