L’industria del Turismo di Israele riflette sull’anno passato dopo la tragedia del 7 ottobre 2023

Ott 9th, 2024 | Di cciotola | Categoria: Esteri

L’anno trascorso dal 7 ottobre 2023 al 7 ottobre 2024 è stato fisicamente, mentalmente e spiritualmente devastante per il popolo israeliano e tutta l’industria del turismo ne ha sofferto enormemente. Tuttavia, fedeli allo spirito di resilienza, anche durante il lutto, persone provenienti da tutto il Paese si sono unite, sostenendosi a vicenda grazie anche ad un’innata creatività.

 

I residenti lavorano costantemente per trovare modi per fornire un aiuto concreto facendo la differenza: dai ragazzi del birrificio Malka, una birra artigianale alla volta; al nuovo Cafe Otef, raccogliendo così fondi e fornendo lavoro ai residenti dei kibbutz delle comunità del sud che sono state distrutte, accogliendo anche i turisti che visitano il Paese.

 

 

Café Otef. Credit Pic Café Otef

 

 

Proprio in occasione del 7 ottobre il Ministero del Turismo di Israele si è messo in contatto con partner di viaggi, hotel e ristoranti in tutto il Paese per riflettere su come il turismo in Israele si è adattato e cambiato e per condividere messaggi di speranza per il futuro.

Qui di seguito una serie di citazioni e riflessioni.

 

“Le previsioni sull’affluenza negli hotel in questi giorni ci hanno ricordato i bei giorni prima della pandemia. Questo periodo ci ha riportato a servire principalmente il pubblico israeliano e gli hotel in Israele hanno dovuto imparare e reinventarsi, creando nuove partnership e aggiungendo valore per gli ospiti. Credo che, a lungo termine, ciò potrebbe addirittura migliorare l’esperienza del soggiorno degli ospiti dell’hotel” ha dichiarato Yaron Lipman, Deputy CEO e Head of Strategy, Atlas Hotels.

“La vita a Tel Aviv-Jaffa continua parallelamente alla situazione attuale. Non dimentichiamo mai – non possiamo dimenticare – ma dobbiamo vivere. Andiamo al lavoro, continuiamo ad uscire, trascorriamo tempo sulla spiaggia, fruiamo delle attività ricreative e ci nutriamo di cultura, facendo anche volontariato in vari contesti e facendo tutto ciò che è in nostro potere per aiutare a riportare indietro gli ostaggi e sostenerci una vicenda. La città non si è fermata e siamo fiduciosi che i turisti torneranno gradualmente a riempire le spiagge, le gallerie, i mercati ei ristoranti e noi telaviviani li stiamo aspettando a braccia aperte” ha dichirato    Merav Uziel Reptov, Direttore ad interim del Dipartimento del Turismo, Città di Tel Aviv Globale.

TOUR murales a Tel Aviv. Credito fotografico Adi Siri

Se seguissi il mio solo punto di vista, direi alla gente di venire qui in massa e di non avere paura. Alla fine però penso che le persone dovrebbero concentrarsi soprattutto sulla bellezza di Israele, e non è molta. Israele è un paese così bello e la sua cucina è spettacolare. È incredibilmente vario, interessante e assolutamente unico, quindi vale sicuramente la pena visitarlo e noi siamo qui per accogliere i turisti quando saranno pronti ad arrivare” ha dichiarato lo chef Avi Levy, pluripremiato chef israeliano e vincitore del premio “Master Chef”, proprietario del ristorante “HaMotzi” a Gerusalemme.

“I giorni dopo la guerra devono ancora arrivare, ma quando arriverà il momento racconteremo la storia di Israele, che è diversa da qualsiasi altra destinazione. Il nostro Paese ne ha passate tante, sia tragedie che incredibili successi. Tuttavia, per quanto complessa sia la nostra casa, la nostra gente rimane gioiosa, il nostro cibo rimane indimenticabile ei momenti creati durante una visita qui sono indimenticabili e innumerevoli” ha dichiarato Avhai Tsabari, fondatore e amministratore delegato della compagnia di viaggi Via Sabra, guida turistica e sommelier.

“Solo un giorno dopo l’anniversario del 7 ottobre ha avuto inizio la nostra esperienza qui alla fiera del TTG di Rimini, appuntamento per noi irrinunciabile per la promozione del Turismo verso la nostra Israele.

Siamo venuti qui come sempre, e come sempre abbiamo trovato amici, tanti amici desiderano ritornare prima quanto nella nostra Terra, che non hanno smesso di pensare ad Israele con il cuore e che ci hanno dimostrato affetto e vicinanza. A tutti loro vorrei dire grazie: vi aspetto in Israele, a braccia aperte” ha dichiarato Kalanit Goren, direttrice dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo a Milano.

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