Il TAR di Napoli sospende la bocciatura e ammette l’iscrizione alla classe successiva di una bambina in prima elementare: “Non si può bocciare alla scuola primaria”
Set 10th, 2024 | Di cciotola | Categoria: Scuola e GiovaniIn una sentenza il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Napoli, quarta sezione Presieduta dal dott. Paolo Severini ha accolto il ricorso presentato dai genitori di una bambina di prima elementare dell’Istituto Comprensivo Cimarosa, annullando la bocciatura della loro figlia. La bambina, identificata con le iniziali E.G., era stata bocciata a causa del suo scarso rendimento scolastico. La decisione della scuola è stata duramente contestata dall’avvocato Claudio Ciotola, Professore a contratto di Diritto presso l’Università di Cassino, che ha rappresentato la famiglia nel ricorso.
Il caso ha suscitato notevole attenzione, poiché riguarda un aspetto delicato del sistema educativo italiano: la bocciatura in una classe primaria, e nello specifico di una bambina con piccoli problemi di apprendimento. L’avvocato Ciotola ha sostenuto con forza che la scuola non aveva il diritto di bocciare la bambina, in quanto il principio della non bocciatura alla scuola primaria è previsto dalle normative vigenti. Secondo l’avvocato, la scuola avrebbe dovuto attivare misure di supporto personalizzate per l’alunna, volte a migliorare il suo rendimento scolastico, piuttosto che ricorrere a una decisione così drastica.
L’avvocato Ciotola ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto, ribadendo l’importanza di un approccio educativo inclusivo e attento alle esigenze di ogni singolo alunno, soprattutto nella scuola primaria, dove il percorso formativo dovrebbe essere improntato al sostegno e all’incoraggiamento, piuttosto che alla penalizzazione. La decisione del TAR rappresenta un importante precedente giuridico, che potrebbe avere ripercussioni significative per casi analoghi in futuro, e solleva interrogativi su come le scuole gestiscono i casi di difficoltà di apprendimento dei loro studenti. La vicenda invita a una riflessione profonda sull’importanza di strumenti educativi adeguati e su come questi possano essere utilizzati per garantire il successo formativo di ogni bambino, senza ricorrere a misure punitive come la bocciatura.