Il Sudan, in questo momento, è un inferno
Un esercito genocida sta violentando e massacrando migliaia di persone. Si parla di bambini soldato che muoiono combattendo. Ci sono fosse comuni disseminate per tutto il deserto.
Ora la capitale del Darfur è sotto attacco, con quasi un milione di rifugiati intrappolati al suo interno. Un’area bersaglio, una trappola mortale a tutti gli effetti.
Queste atrocità impensabili si stanno consumando in un silenzio stampa quasi totale. Il Sudan ha chiuso l’accesso a Internet, ha arrestato i giornalisti locali e bloccato quelli stranieri, quindi la copertura mediatica e la pressione per un intervento di altri governi è praticamente inesistente.
Ma una piccola equipe di investigatori sui crimini di guerra è riuscita a intrufolarsi, utilizzando una combinazione all’avanguardia di immagini satellitari e testimonianze oculari per documentare le scioccanti violenze. Grazie a questo progetto sono uscite importanti notizie e alcuni governi hanno già emesso sanzioni contro i peggiori signori della guerra.
L’attacco che sta colpendo il Darfur rende questo lavoro assolutamente necessario, ma servono fondi per continuare. |