“La pittura della voce. L’alfabeto prima e dopo Cuma”: importante esposizione al Castello di Baia
Mag 2nd, 2024 | Di cciotola | Categoria: ArteBacoli. Dal 6 maggio al 30 giugno 2024 nel Museo archeologico dei Campi Flegrei al Castello di Baia (Via Castello, 39, Bacoli, NA), sarà possibile ammirare la mostra “La pittura della voce. L’alfabeto prima e dopo Cuma”, promossa dal Parco archeologico dei Campi Flegrei.
L’esposizione si presenta come un originale viaggio esplorativo nel mondo dell’alfabeto, alla scoperta della sua storia e il suo impatto sulla cultura cumana e sui processi culturali nel mondo antico.
L’obiettivo è conquistare il largo pubblico catturandone l’attenzione, per portarlo a 2700 anni fa, quando l’alfabeto fu portato sulle rive cumane, dalle genti che venivano dalla Grecia, quale preziosa dote.
Gli oggetti esposti provengono dai più importanti musei archeologici italiani. In essi sono custodite esaurienti risposte alle domande cruciali per comprendere l’evoluzione della cultura e della società dell’Italia antica, che sorgono spontanee dinanzi ad un materiale espositivo tanto particolare.
In tale viaggio finalizzato alla conoscenza, emergono le risposte: da dove arrivava quell’alfabeto, quali conseguenze ebbe questo approdo sulle comunità locali, verso quali strade e forme si diressero i caratteri portati dall’Eubea, e ancora altri dati di notevole peso. È tutto nelle iscrizioni di varia natura, redatte con alfabeti diversi ma strettamente interconnessi.
Promossa con il fondamentale supporto della Regione Campania, l’esposizione s’ispira a una famosa massima di Voltaire: “La scrittura è la pittura della voce”.
“Se le lettere di un alfabeto possono essere immaginate come i colori nella tavolozza di un pittore, capaci di comporsi e armonizzarsi in una figurazione prima di tutto mentale e poi fonetica, l’esposizione utilizza i reperti per disegnare il racconto di una delle più rivoluzionarie e incisive invenzioni culturali della storia dell’umanità” - sostengono gli organizzatori.
“La mostra nasce da un progetto condiviso con Carlo Rescigno e Matilde Civitillo dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli. - stigmatizza Fabio Pagano, direttore del Parco archeologico dei Campi Flegrei - L’intento è quello di ribadire il ruolo centrale dei Campi Flegrei come centro propulsore di importanti innovazioni culturali nel mondo antico, di riflettere sui cambiamenti innescati nel momento in cui la scrittura ha iniziato a essere lo strumento essenziale per tramandare la memoria, e anche di porsi domande sul ruolo della scrittura nel mondo di oggi e in quello di domani.”
In programma il 6 maggio alle ore 16, la presentazione con conferenza stampa, specificamente voluta dal direttore del Parco archeologico dei Campi Flegrei, dott. Fabio Pagano. Si svolgerà alla presenza del prof. Massimo Osanna, direttore Generale Musei Ministero della Cultura e della dott.ssa Rosanna Romano, direttore generale per le Politiche culturali e il Turismo della Regione Campania.Bacoli. Dal 6 maggio al 30 giugno 2024 nel Museo archeologico dei Campi Flegrei al Castello di Baia (Via Castello, 39, Bacoli, NA), sarà possibile ammirare la mostra “La pittura della voce. L’alfabeto prima e dopo Cuma”, promossa dal Parco archeologico dei Campi Flegrei.
L’esposizione si presenta come un originale viaggio esplorativo nel mondo dell’alfabeto, alla scoperta della sua storia e il suo impatto sulla cultura cumana e sui processi culturali nel mondo antico.
L’obiettivo è conquistare il largo pubblico catturandone l’attenzione, per portarlo a 2700 anni fa, quando l’alfabeto fu portato sulle rive cumane, dalle genti che venivano dalla Grecia, quale preziosa dote.
Gli oggetti esposti provengono dai più importanti musei archeologici italiani. In essi sono custodite esaurienti risposte alle domande cruciali per comprendere l’evoluzione della cultura e della società dell’Italia antica, che sorgono spontanee dinanzi ad un materiale espositivo tanto particolare.
In tale viaggio finalizzato alla conoscenza, emergono le risposte: da dove arrivava quell’alfabeto, quali conseguenze ebbe questo approdo sulle comunità locali, verso quali strade e forme si diressero i caratteri portati dall’Eubea, e ancora altri dati di notevole peso. È tutto nelle iscrizioni di varia natura, redatte con alfabeti diversi ma strettamente interconnessi.
Promossa con il fondamentale supporto della Regione Campania, l’esposizione s’ispira a una famosa massima di Voltaire: “La scrittura è la pittura della voce”.
“Se le lettere di un alfabeto possono essere immaginate come i colori nella tavolozza di un pittore, capaci di comporsi e armonizzarsi in una figurazione prima di tutto mentale e poi fonetica, l’esposizione utilizza i reperti per disegnare il racconto di una delle più rivoluzionarie e incisive invenzioni culturali della storia dell’umanità” - sostengono gli organizzatori.
“La mostra nasce da un progetto condiviso con Carlo Rescigno e Matilde Civitillo dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli. - stigmatizza Fabio Pagano, direttore del Parco archeologico dei Campi Flegrei - L’intento è quello di ribadire il ruolo centrale dei Campi Flegrei come centro propulsore di importanti innovazioni culturali nel mondo antico, di riflettere sui cambiamenti innescati nel momento in cui la scrittura ha iniziato a essere lo strumento essenziale per tramandare la memoria, e anche di porsi domande sul ruolo della scrittura nel mondo di oggi e in quello di domani.”
In programma il 6 maggio alle ore 16, la presentazione con conferenza stampa, specificamente voluta dal direttore del Parco archeologico dei Campi Flegrei, dott. Fabio Pagano. Si svolgerà alla presenza del prof. Massimo Osanna, direttore Generale Musei Ministero della Cultura e della dott.ssa Rosanna Romano, direttore generale per le Politiche culturali e il Turismo della Regione Campania.
Ileana Mandile