Si è tenuta la quindicesima edizione del Festival del Formaggio, dal 15 al 17 marzo. Ha trasformato il Campo Tures, nell’area vacanze Valle Aurina, in un autentico paradiso per gli amanti dei prodotti caseari. L’evento ha celebrato con entusiasmo il gustoso mondo dei formaggi, riunendo addetti ai lavori e appassionati per condividere esperienze, conoscenze e tradizioni. Il festival ha proposto un ricco e variegato programma, pensato per soddisfare la curiosità di grandi e piccoli: un elogio al mondo caseario che va oltre il gusto e che promuove la condivisione e passione per un prodotto unico, il formaggio. Martin Pircher, fondatore del festival, ha potuto riflettere con entusiasmo sulla crescita dell’evento che richiama visitatori da ogni parte del mondo e sull’importanza di preservare e valorizzare i prodotti dell’eccellenza altoatesina.

Durante l’intero week-end, il Festival del Formaggio ha offerto un programma di degustazione vario e di ottima qualità, unico nel suo genere con i Laboratori del Gusto. Relatori specializzati provenienti da tutta Europa, tra cui Luca Conti, Armando Gambera, Bettina Lindner, Marion Nussler, Dominik Flammer, Herbert Steiner e Andrea Bovo, hanno guidato gli ospiti attraverso il mondo del formaggio con laboratori pratici anche tradotti simultaneamente in italiano e della durata di circa 45 minuti. Cucina dal vivo con la presenza di chef stellati, che si sono esibiti in una cucina aperta al pubblico, permettendo agli spettatori di osservarli da vicino durante l’intero evento; in occasione di questi show cooking, i visitatori hanno l’opportunità di carpirne i segreti e di assaporare le loro deliziose creazioni culinarie. La partecipazione ha coinvolto anche chef non stellati ma rinomati, così come gli addetti ai lavori, gli alunni delle scuole alberghiere di Merano e Brunico e la presenza quest’anno di Osteperler, un’accademia del formaggio norvegese. Numerosi ristoranti e alberghi anche in questa edizione hanno proposto un menu a base di formaggio abbinato a vini raffinati. Garantita inoltre la presenza degli osti provenienti da Campo Tures, Molini di Tures, Acereto e persino da Chienes in Val Pusteria. Come consuetudine il festival ha dedicato un programma appositamente pensato per i più piccoli che ha garantito un’esperienza gustosa e divertente: dai laboratori di bricolage alla creazione di formaggi, l’obiettivo è stato rendere i bambini consapevoli della storia, della produzione e della versatilità di questo prodotto, il tutto in un’atmosfera giocosa. I bambini hanno avuto l’opportunità di partecipare alle attività speciali come la preparazione del Graukäse della Valle Aurina o la creazione della mozzarella insieme ai produttori locali, il programma è stato aperto a tutte le famiglie che desideravano approfondire la conoscenza del formaggio attraverso il gioco e la creatività, pronti a far divertire imparando i più piccoli.

 Giulia Avallone