Dal mio diario dei ricordi…e delle ricette
Gen 26th, 2024 | Di cciotola | Categoria: Salute, sanitàdalla rubrica no glutine di Annamaria Policicchio
Da bambina trascorrevo le mie vacanze estive in un paesino della Calabria
chiamato San Pietro in Amantea, paese natale del mio babbo.
Lì ad attenderci c’erano i nonni paterni e gli zii che felici di vederci per il
nostro arrivo organizzavano sempre pranzi a mo’ di matrimonio.
Mezzo paese si riuniva ad accogliere i parenti venuti da lontano.
La casa dei nonni era grande con tante camere da letto e un salone
grande con al centro un tavolone di legno massiccio con a destra e sinistra
panche anch’esse in legno.
Dal soggiorni si entrava nella cucina tutta bianca con un lavello di pietra
bellissimo
Spesso si mangiava in giardino sotto un patio ricoperto di canne di bambù
che filtrava i raggi del sole formando dei giochi di luce anche sulla tavola
apparecchiata.
La cucina aveva un balcone dal quale si poteva ammirare il vulcano
Stromboli ….
La zona della casa che amavo era la soffitta…c’erano riposti tutti i segreti
della casa (…era quello che credevo…)
Ogni volta che riuscivo a sgattaiolare senza essere vista correvo lì a
sbirciare nei bauli di legno che contenevano vecchi abiti femminili
corredini per neonati…c’erano anche alcuni vestitini del mio babbo…e
tantissime fotografie fatte dal nonno che ritraevano i paesaggi circostanti
la casa e ritratti della nonna.
Passati i primi giorni, dove eravamo trattati come ospiti, iniziava la nostra
vita in campagna scandita dai vari impegni quotidiani
Con la nonna preparavo biscotti, pane, freselle, pasta e dolci che venivano
consumati durante la settimana … (lei mi faceva credere di avere bisogno
del mio aiuto, mentre invece tenendomi lì impegnata accanto a lei
limitava il numero dei danni potenziali che io avrei potuto fare se non
fossi stata impegnata.
E’ una bimba abbastanza “impegnativa “dicevano di me….
I miei cuginetti impegnavano il loro tempo tormentando un pallone o
saltando una corda che magari poteva essere utilizzata per portare a
spasso Gelsomina…eh sì povera Gelsomina che trascorreva le giornate in
una stalla…
I miei amici del cuore erano appunto Gelsomina Frisona che tempo dopo
scoprii essere la razza e non il cognome, Guenda una delle anatre,
Peppino l’asino, Renzo e Lucia le caprette, Aldo il cavallo alto, poi c’erano
i cani Bobo e Fortuna… (che tutto era fuorché fortunata).
I miei genitori erano rassegnati ad avere una bimba diversa che parlava
con i suoi amici (quelli sopracitati) e che sosteneva fermamente che con
loro rispondevano alle sue domande….
Quelli son giorni che mai dimenticherò…
Di quegli anni ricordo i profumi dell’orto e della cucina della nonna, con
lei ho imparato a preparare i dolci e forse ad amare la pasticceria-
Quando al mattino veniva a svegliarmi dicendo:” sveglia bimba che di là
c’è una cosa buona per te” …io saltavo giù dal letto e correvo in cucina
sapendo che avrei trovato una torta buonissima o i biscotti che ancora
oggi amo tanto…gli zuccherini…
E proprio queste due saranno le ricette che condividerò con voi oggi…
Possano arrivare tutte le mie emozioni di bambina ai vostri cuori…….
Ps
Vorrei che sappiate che tutte le ricette che troverete nei miei vari articoli
sono ricette rivisitate da me o che ho trovato nei vari blog di pasticceria
glutenfree o sui libri che negli anni ho comprato….
Gli zuccherini
250 gr Mix per crostate
80 gr di zucchero
60 ml di olio di semi di girasole
60 ml di latte (anche senza lattosio)
2 gr di bicarbonato di ammonio (anche una bustina di lievito per
biscotti va bene…controllare sempre che sia senza glutine)
1 uovo intero più un turlo
Limone grattugiato
Granella di zucchero
Mettere tutti gli ingredienti nella planetaria e lavorare a velocità
moderata fino ad ottenere un composto non troppo duro.
Si presenterà leggermente appiccicoso, quindi ungere leggermente le
mani e formare dei cilindretti.
Rotolarli nella granella di zucchero e sistemarli sulla teglia del forno
coperta con carta forno.
Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per 12-15 minuti, dovranno
avere un bel colore caramello.
Questi biscotti inzuppati nel latte sono davvero deliziosi
Conservarli in barattolo con tappo ermetico.
Torta di corte e mandorle
380 gr di carote pelate
190 gr di zucchero
150 gr di farina di mandorle
150 gr di amido di mais
70 gr di farina di riso
3 uova
120 gr di olio di semi di girasole
1 Arancia grattugiata
Il succo di un’arancia
Una bustina di lievito
Procedimento
Tritare le carote.
Lavorare le uova con lo zucchero
Unire l’olio la scorza di limone grattugiata e il succo di limone.
Miscelare le farine con il lievito e unirle al composto.
Lavorare con una spatola dal basso verso l’alto.
Imburrare e infarinare una teglia da 26 cm di diametro.
Versarvi il composto all’interno.
Cuocere a 170 gradi per 45 minuti.
Far intiepidire e poi sformare su un piatto da portata.
Cospargere con zucchero a velo consentito.
Queste sono due delle ricettine della nonna….