Kenya: fermiamo i ricatti sessuali

Gen 14th, 2024 | Di cciotola | Categoria: Esteri

Non è possibile che accada ancora nel mondo che decine di migliaia di donne e ragazze ogni giorno sono costrette a fare sesso per pochi litri d’acqua. Le loro vite vengono rovinate eppure questo ignobile sfruttamento in molte parti del mondo è del tutto legale. Ma, organizzazioni per i diritti delle donne in Kenya ora chiedono con forza una legge contro questi abusi. Hanno bisogno del nostro aiuto per stroncare questa pratica orribile contro donne e ragazze vulnerabili!!

 Hanno chiesto aiuto alla comunità di Avaaz: allora, diamo voce ad alcune delle persone più povere e vulnerabili della Terra e opponiamoci agli abusi sessuali in cambio di acqua. Non appena avremo raccolto sufficienti firme, porteremo il nostro appello al governo del Kenya.

Avaaz ha sempre combattuto per proteggere donne e ragazze in tutto il mondo. Abbiamo chiesto parità di accesso all’istruzione, tutela dai regimi violenti e abbiamo lottato per proteggere i diritti riproduttivi delle donne ovunque. Ora abbiamo di nuovo la possibilità di fare qualcosa di straordinario: non tiriamoci indietro!

Immagina di avere così disperatamente bisogno d’acqua, che faresti qualsiasi cosa per averla. Qualsiasi cosa.

Le stime parlano di decine di migliaia di donne e ragazze in tutto il mondo, forse molte di più, costrette in questa situazione ogni giorno.

In Kenya, i rivenditori d’acqua corrotti se ne approfittano nel peggiore dei modi, costringendole a fare sesso per ottenerne pochi litri.

Bambine abusate, donne distrutte. Ma non hanno scelta.

Ancor più aberrante è che non esistono leggi contro questo ignobile sfruttamento, è del tutto legale!

Ma possiamo fare qualcosa. Organizzazioni per i diritti delle donne keniane riferiscono che il governo sta vagliando una legge per rendere illegali questi abusi. Una forte pressione da tutto il mondo ora potrebbe fare la differenza.

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Kenya: fermiamo i ricatti sessuali

Per chi ha l’acqua corrente, questo orrore è molto difficile da immaginare. Ma nelle baraccopoli in Kenya l’acqua è una risorsa preziosa e rara. Molte donne e ragazze camminano per chilometri per trovarne a sufficienza per sopravvivere. La loro disperazione le rende vulnerabili.

Questo problema non riguarda solo il Kenya: in molti luoghi di povertà estrema imperversa lo sfruttamento sessuale. Il ricatto sessuale per l’acqua è stato documentato anche in Bangladesh, Messico e Colombia.

L’impatto è devastante: donne rovinate dal disonore ed espulse dalle loro comunità, epidemia di HIV e gravidanze adolescenziali in aumento. Una nuova legge a protezione di donne e ragazze potrebbe fare un’enorme differenza.

Uniamoci alle coraggiose attiviste per i diritti delle donne in Kenya e chiediamo che finisca quest’orrore: firma ora!

 

 

 

 

 

Attanasio Barbara

 

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