Palloni gonfiati di Cicelyn , secondo atto : indaga la Guardia di finanza
Gen 16th, 2010 | Di cc | Categoria: Comune, PoliticaLo scandalo dei palloni gonfiati di piazza Plebiscito , presentati come un’opera d’arte avveniristica , non accenna a placarsi . La Guardia di Finanza ha chiesto di prender visione delle carte e delle procedure che hanno portato a spendere ben cinquecentomila euro di fondi europei per un’operazione fallimentare di dubbio gusto .
Le denunce del consigliere comunale del PDL , cui ha fatto seguito l’intervento del parlamentare europeo , sempre del PDL , Enzo Rivellini , che ha richiamato l’attenzione della Commissione europea per i finaziamenti e della Corte dei Conti , insieme con quelle che hanno visto in prima linea l’Associazione Napolipuntoacapo , che noi abbiamo fedelmente seguito, stanno dando i loro frutti .
Bisognerà indagare sugli errori tecnici connessi alla sistemazione dei palloni , errori che Cicelyn ha voluto coprire accusando i napoletani di vandalismo , senza nessuna prova , ma bisognerà indagare anche su aspetti più inquietanti . Tra questi la dichiarazione dello stesso curatore , uomo di fiducia per la cultura del governatore Bassolino, secondo il quale i suoi tecnici si erano limitati a visitare (male , nd.r.) il motore di ricerca di Google per individuare una ditta capace di effettuare l’installazione , mentre poi si è avuta notizia di una società torinese altamente specializzata che avrebbe potuto fare lo stesso lavoro per un quarto dei soldi spesi . La Guardia di finanza ed il Commissario europeo che controlla l’uso dei finanziamenti dovranno perciò vedere se ogni spesa è avvenuta conformemente a quanto l’Unione richiede , e se ci sono stati errori , omissioni , favoritismi. . E’ l’ennesima dimostrazioone del modo di amministrare di Bassolino e dei suoi uomini . Tanti sono stati gli episodi di amministrazione distratta, incapace o allegra , di cui il governatore dovrebbe dar conto se non godesse di qualche protezione nelle stanze di chi dovrebbe indagare . D’altra parte il signor Bassolino sa di poter usare , senza alcuna opposizione da parte dei magistrati , la formula secondo la quale lui firma le carte senza leggerle fidandosi , come nel caso dell’amministrativista Soprano , di quelli che gliele sottopongono . (Michele Elio Fusco)