E Rosetta incassa la “non sfiducia” - Al ridicolo non c’è mai limite
Gen 15th, 2010 | Di cc | Categoria: Cronaca di Napoli
Lo sconcio , insieme con il ridicolo , non finisce mai al Comune di Napoli . L’immarcescibile Rosetta , andata al potere con una maggioranza bulgara , nel rapporto di 40 a 20 , si deve arrampicare sugli specchi ( e probabilmente deve anche concludere sottobanco qualche accordo ) per difendere quella poltrona sulla quale si è abbarbicata . E’ di ieri la discussione in Consiglio comunale sulla sfiducia alla Sindaca . Se in qualsiasi altra parte del mondo democratico le cose fossero andate come sono andate a Napoli e come vi racconteremo , il sindaco avrebbe rassegnato le dinmissioni e si sarebbe vergognato di aver tirato tanto la corda . Ma l’amica e degna comare di Bassolino resiste a tutto pur di continuare a gestire la cosa pubblica e sistemare amici e compagni nei posti di potere in vista delle prossime scadenze elettorali .Il primo aspetto vergognoso di tutta la vicenda passa , e non poteva essere altrimenti , per il partito dell’Italia dei (dis)valori del signor Di Pietro . Era stato proprio il consigliere di quel partito a raccogliere le firme necessarie per la presentazione della mozione di sfiducia , ma è bastato che Rosetta andasse a piangere sulle spalle del Tonino che a parole dichiara di non apprezzare né la gestione Bassolino né la gestione Jervolino , perché il consigliere Moxedano fosse minacciato di espulsione . Si è perciò arrivati all’assurdo che il primo firmatrario della mozione si è astenuto dal votare il documento da lui stesso redatto .Altra vergogna il comportamento dei consiglieri dell’estrema sinistra che non perdono l’occasione per dihiarare a destra ed a manca di ritenere conclusa l’esperienza della giunta di centriosibnistra al Comune di Napoli ma che poi , al momento del voto, rappresentano il puntello determinante della traballante amministrazione . Poi ci sono stati gli assenti , come quel consigliere che ha cambiato tante volte casacca da perderne il conto ( ma aveva cambiato anche il cognome , un po’ volgare , sostituendo con una “a” una “o” molto significativa ) . Assenti anche altri due consiglieri , a parole all’opposizione , come Alvino dell’UDC e Palomba del DpL . I lettori si meraviglieranno del proliferare delle sigle in un sistema che ormai dovrebbe essere bipolare , ma Napoli sfugge anche a questa logica , perché basta costituire un gruppo anche di un sol consigliere per avere uffici , impiegati e macchina blu a disposizione .L’ultima chicca della riunione del Consiglio comunale quella che ha visto il Presidente dell’assemblea , Impegno , votare contro la mozione di sfiducia , invece di astenersi secondo la prassi . Ma il massimo l’ha raggiunto la Rosetta , la figlia di mammà e di papà , potenti signori delle tessere della vecchia DC , che non si è vergognata di votare per se stessa . Ma si sarà poi guardata allo specchio? .Il risultato quindi è sotto gli occhi di tutti . Abbiamo una maggioranza che non riesce a raggiungere i 31 voti necessari per governare ma che riesce sul filo del rasoio ad evitare la sfiducia dell’opposizione . Quali e quante delibere , con questi personaggi , e con questi numeri , potranno essere portati avanti ? Lo sa solo la Jervolino , che intanto ha provveduto a designare conme capo di gabinetto il suo fedelissimo Pasquale Losa che , dopo esser stato suo assessore , era andato a dirigere e quindi ad affossare definitivamente l’ASIA , l’azienda municipalizzata che dovrebbe interessarsi dei rifiuti cittadini . ( Michele Elio Fusco )