Partecipazione popolare alle politiche di sicurezza e argine a tutte le povertà
Ott 22nd, 2023 | Di cciotola | Categoria: MunicipalitàCon questo titolo, abbastanza ambizioso, l’associazione Antiracket “Pianura per la Legalità in memoria di
Gigi e Paolo” e il presidio locale di Libera tentano di rinnovare un patto sociale tra istituzioni, scuole e terzo
settore per dare una risposta efficace al diffondersi della criminalità sul territorio. Una prima prova per
riannodare i fili di un rapporto spesso lacerato dalla settorialità dei ruoli e dal mancato coordinamento
degli interventi per il ripristino della legalità sul quartiere. L’incontro si è svolto nella sala conferenze del
Vocazionario di San Giustino a Pianura ed ha visto la partecipazione delle dirigenti scolastiche, dei
rappresentanti dei commercianti, del terzo settore e delle forze dell’ordine operanti a Pianura. Hanno
salutato l’iniziativa i Padri Vocazionisti con il vicario generale Don Ciro Sarnataro e il presidente municipale
Andrea Saggiomo. Gli interventi, coordinati dal portavoce dell’associazione Antiracket Luigi Cuomo, hanno
visto l’ impegno del Vicario Foraneo della Diocesi Don Enzo Tiano, della rappresentante dell’associazione
Report di Ponticelli Anna Ferrara, di Pasquale Leone dell’Associazione Libera. Un particolare riferimento alle
dinamiche sociali dei giovanili è stato introdotto dalla psicologa Antonia Bellucci che ha messo l’accento sui
comportamenti deviati dei ragazzi che spesso assumono una forma patologica poco analizzata o
scarsamente considerata dagli operatori sociali. Di particolare rilievo gli interventi delle dirigenti scolastiche
Antonella Portarapillo, Maria Gargiulo,M. Luisa Salvia e M.Roberta Gregorini con la denuncia delle criticità
nella gestione dei plessi scolastici e dell’azione qualificata e fondamentale della Scuola per migliorare la
qualità della vita degli alunni e delle famiglie. In particolare è emerso il ruolo, spesso disatteso e
inadeguato, dei genitori che difettano nell’elaborazione di risposte adeguate ai nuovi bisogni dei minori. In
questo solco si è inserito Cuomo che auspica l’allontanamento dei minori dai contesti deviati a partire dalle
famiglie camorriste portatrici di una storia consolidata di criminalità. Il ruolo della Scuola,(ribadito dalle
dirigenti), è talvolta orfano di una sinergia con altri soggetti istituzionali con l’inevitabile insuccesso
scolastico foriero di una scontata “carriera” malavitosa dettata dalla forza attrattiva dei modelli criminali.
Le risposte del Comune di Napoli, affidate all’assessore alla Sicurezza Antonio De Iesu, hanno rimarcato
l’assenza di un raccordo tra i soggetti che curano la crescita dei minori e che alimentano il fenomeno della
Dispersione scolastica. Sono mancate, tuttavia, delle concrete risposte alle istanze dei presenti per la ben
nota storia del bilancio delle casse pubbliche sempre in crisi debitorie. Le stesse Istituzioni agiscono
sempre di più con interventi singoli e di propaganda (vedi il recente decreto Caivano o le solite Scampia e
zona Est)che risultano totalmente insufficienti per il resto dei punti critici del Paese con particolare
riferimento alle periferie urbane come Pianura. Tra le note positive della serata, come hanno sottolineato
anche i rappresentanti della stampa Claudio Ciotola e Antonio Di Maio e i parenti delle vittime innocenti di
camorra Gigi, Paolo e Palmina, il ripristino di un niovo dialogo tra i soggetti chiamati direttamente a dare il
proprio contributo alla crescita sana dei giovani del territorio. Lo stesso Cuomo avvierà nelle prossime
settimane una serie di incontri istituzionali per elaborare un documento da sottoporre al Sindaco ed un
progetto per l’avvio di una nuova stagione di impegno sociale a favore dei giovani e della legalità.
Attanasio Barbara