Balenciaga

Feb 18th, 2023 | Di cciotola | Categoria: Spettacoli e Cultura

Balenciaga grew up in a small village in Spain, with his widowed mother who worked as a seamstress to get by. He got his passion for fabrics from his mother, cultivating the dream of becoming a couturier. With no formal training, the designer opened his first boutique in San Sebastián in 1919, followed by stores in Madrid and Barcelona.

The designer would drape his couture creations directly over a mannequin, trying to perfect the clean lines and cuts off the fabric. Because of the Civil War, he had to move to Paris where, in 1937, he opened his atelier.

Balenciaga made Paris become “the theatre” of his talent and timeless style. Even if he was an avant-garde and a visionary, he never forgot his origins: characteristic elements of his country such as lace, the Bolero lace and the contrast between red and black always remained in his collections.

His use of certain colours like black and earth colours, certain forms of decoration like heavy embroidery and braid, and certain fabrics “sculpted” into extraordinary shapes owed much to the aesthetic of Spanish regional dress and the drapery and costume depicted in Spanish painting and sculpture from 1500 to 1900.

The Spanish Renaissance-inspired his first line, while the following one took inspiration from the Princess of Spain’s clothes, portrayed by the artist Diego Velasquez.

Between the 50s and 60s, when femininity was manifested through tapering shapes of the corseted clothes and the “wheeled” skirts of Christian Dior’s New Look, Balenciaga instead went towards a different direction: his mission was to free the body through volumes, symmetries, and chromatic contrasts.

 

This could be possible by ignoring the waist while choosing instead anti-conventional models like the semi-adherent sheath, the sack dress, the cocoon coat, the balloon mini-dress, the tunic dresses, the egg clothes and the flat necklines, which created a unique aesthetic. He also invented two fabrics: the Gazar, a very malleable silk raffia, suitable for the creation of volumes and the Cracknyl, a plastic-coated, sparkling and waterproof fabric.

Focusing on broader shoulders and new volumes, he developed a luxurious silhouette, often making the detailed backs of garments the star of his shows.

TRADUZIONE

Balenciaga è cresciuto in un piccolo villaggio in Spagna, con la madre vedova che lavorava come sarta per tirare avanti. La passione per i tessuti gli viene trasmessa dalla madre e coltiva il sogno di diventare un couturier. Senza alcuna formazione formale, lo stilista aprì la sua prima boutique a San Sebastián nel 1919, seguita da negozi a Madrid e Barcellona.

Lo stilista drappeggiava le sue creazioni di alta moda direttamente su un manichino, cercando di perfezionare le linee pulite e i tagli del tessuto. A causa della guerra civile, dovette trasferirsi a Parigi dove, nel 1937, aprì il suo atelier.

Balenciaga fece in modo che Parigi diventasse “il teatro” del suo talento e del suo stile senza tempo. Pur essendo un avanguardista e un visionario, non dimenticò mai le sue origini: nelle sue collezioni rimasero sempre elementi caratteristici del suo Paese come il pizzo, il merletto Bolero e il contrasto tra rosso e nero.

Il ricorso a certi colori, come il nero e i colori della terra, a determinate forme di decorazione, come i ricami pesanti e le trecce, e a tessuti “scolpiti” in forme fuori dal comune, devono molto all’estetica degli abiti regionali spagnoli e ai drappeggi e ai costumi raffigurati nella pittura e nella scultura spagnole dal 1500 al 1900.

Il Rinascimento spagnolo ha influenzato la sua prima linea, mentre la successiva prende ispirazione dagli abiti della Principessa di Spagna, ritratta dall’artista Diego Velasquez.

Tra gli anni ‘50 e ‘60, quando la femminilità si manifestava attraverso le forme affusolate degli abiti a corsetto e le gonne “a ruota” del New Look di Christian Dior, Balenciaga si orientò invece verso una direzione diversa: per lui la missione era liberare il corpo attraverso volumi, simmetrie e contrasti cromatici.

Per ottenere questo risultato, ignorò il punto vita e scelse invece modelli anti-convenzionali come il tubino semi-aderente, l’abito a sacco, il cappotto a bozzolo, il miniabito a palloncino, gli abiti a tunica, i vestiti a uovo e le scollature piatte, che crearono un’estetica unica. Fu anche inventore di due tessuti: il Gazar, una rafia di seta molto malleabile, adatta alla creazione di volumi e il Cracknyl, un tessuto plastificato, scintillante e impermeabile.

Puntando su spalle più larghe e nuovi volumi, ha messo a punto una silhouette lussuosa, rendendo spesso il retro particolareggiato dei capi protagonista delle sue sfilate.

Giulia Avallone

Lascia un commento

Devi essere Autenticato per scrivere un commento