It is a truth universally acknowledged, that a decadent fashion brand, once the leading head of the market, must be in want of a new creative director to breathe new life again.

Schiaparelli’s maison once made the history of fashion, but in the latest years, it had lost its creative appeal and revolutionary approach. However, in the last few seasons, fashion addicts all around the world woke up to a most pleasant surprise.

Since 2019 Daniel Roseberry took charge of all collections and projects as artistic director, and the brand’s aesthetic was completely reshaped. In the past years, the brand has been heavily inspired by its heritage, but Roseberry’s approach is way different. The designer stays clear from too direct a take on the brand archive, preferring instead to put his spin on signature house concepts and details.

Daniel Roseberry’s new aesthetic for the brand mainly focuses on “capturing the spirit and the bravery of Schiaparelli”, which he manages to do through rather simple garments in which the actual focus points are details and accessories.

His new take on some of the brand-old concepts, like locks, buttons, and padded dresses,  fail to go unnoticed, but just like Elsa’s designs, they are never predictable.

While the designer’s garments and gowns are gorgeous, it’s the jewellery that stands out most to us. It is at once modern, curious, luxurious and regal. Roseberry started with the jewellery for his haute couture collection and designed all the clothing and accessories around it.

“Here, jewellery is not an accessory or an appendage, but an organ, as essential and vivid as a heart or a lung.”

Putting aside the old nostalgia, Daniel’s new unconventional and modern approach to the historical brand succeeds in evolving and refreshing the Schiaparelli narrative by reviving Elsa’s creative soul into the future of fashion.

TRADUZIONE

È una verità universalmente riconosciuta che un marchio di moda decadente, un tempo leader del mercato, debba avere bisogno di un nuovo direttore creativo per dare nuova vita.

La maison Schiaparelli ha un tempo scritto la storia della moda, ma negli ultimi anni stava perdendo il suo fascino creativo e il suo approccio rivoluzionario. Eppure, nelle ultime stagioni, i fashion addicted di tutto il mondo hanno ricevuto una piacevolissima sorpresa.

A partire dal 2019 Daniel Roseberry ha assunto la direzione artistica di tutte le collezioni e i progetti con un’estetica del marchio completamente rinnovata. Negli anni passati il marchio si è ispirato in maniera massiccia al suo patrimonio, ma l’approccio di Roseberry è molto diverso. Lo stilista si tiene alla larga da un’interpretazione troppo diretta dell’archivio del marchio, preferendo invece dare il proprio tocco alle idee e ai dettagli caratteristici della maison.

La nuova estetica di Daniel Roseberry per il brand si focalizza principalmente sul “catturare lo spirito e il coraggio di Schiaparelli”, cosa che riesce a fare attraverso capi piuttosto semplici che mettono al centro i dettagli e gli accessori.

La sua rivisitazione di alcuni vecchi concetti del brand, come le chiusure, i bottoni e gli abiti imbottiti, non passa inosservata, ma proprio come i modelli di Elsa, non sono mai prevedibili.

Sebbene gli abiti e i vestiti del designer siano splendidi, è la gioielleria che si impone all’attenzione. Sono allo stesso tempo moderni, curiosi, lussuosi e regali. Roseberry parte dalla gioielleria per la sua collezione haute couture e progetta tutti gli abiti e gli accessori intorno ad essa.

“Qui i gioielli non sono un accessorio o un’appendice, ma un organo, essenziale e vivido come un cuore o un polmone”.

Accantonando la vecchia nostalgia, il nuovo approccio anticonvenzionale e moderno di Daniel nei confronti dello storico marchio riesce a rinnovare la narrazione di Schiaparelli, facendo rivivere l’anima creativa di Elsa nel presente della moda.

Giulia Avallone