Everybody is GenderFluid
Feb 11th, 2023 | Di cciotola | Categoria: Spettacoli e CulturaIf it’s true that language governs concepts, then clarifying our language around gender and sex could improve our understanding. Sex should refer to whether you are a male or female. Gender should refer to whether you act masculine or feminine.
Arguably, there has never been a better time to explore gender identity: from those who identify as neither male nor female, to those who identify as both – and all those in between. More and more high-profile personalities are publicly rejecting the stereotypes that come along with being assigned male or female at birth – from designers Reed, Charles Jeffrey of Loverboy and Edward Crutchley to hip labels such as Art School and One DNA, from models Lily Cole, Ruby Rose and Cara Delevingne to actors Elliot Page and Kristen Stewart.
Fashion is fascinated with non-binary identity precisely because it can’t be fitted neatly into boxes and definitions Non-binary appeals to fashion’s eternal preoccupation with the emotional, and the unique. Gender-fluid fashion provides a visual staging to imagine identity on a spectrum, and the potential we can reach as humans, not categories. In this context, the dress becomes a form of protest. Fashion is, of course, notoriously fickle, but there is something about this complex moment in time that could mean that non-binary and all its potential for a challenge is here to stay, out in the open. This year has proved that the style, not to mention the character and vision of the non-binary, are forces to be reckoned with.
TRADUZIONE
Se è vero che il linguaggio governa i concetti, allora chiarire il nostro linguaggio sul genere e sul sesso potrebbe migliorare la nostra comprensione. Il sesso dovrebbe indicare se si è maschi o femmine. Mentre il genere dovrebbe riferirsi al fatto che ci si comporti in modo maschile o femminile.
Oggi molte persone confondono il sesso con il genere, dando per scontato che la fluidità del genere significhi fluidità del sesso.
Con ogni probabilità, non c’è mai stato un momento migliore per esplorare l’identità di genere: da coloro che non si identificano né come maschi né come femmine, a coloro che si identificano come entrambi - e tutti quelli che stanno in mezzo. Un numero sempre maggiore di personalità di alto profilo rifiuta pubblicamente gli stereotipi che derivano dall’essere assegnati alla nascita come maschi o femmine: dagli stilisti Reed, Charles Jeffrey di Loverboy e Edward Crutchley a marchi alla moda come Art School e One DNA, dalle modelle Lily Cole, Ruby Rose e Cara Delevingne agli attori Elliot Page e Kristen Stewart.
La moda è affascinata dall’identità non binaria proprio perché non può essere inserita in schemi e definizioni perfettamente definite. La moda gender-fluid fornisce una messa in scena visiva per illustrare l’identità su uno spettro e il potenziale che possiamo raggiungere come esseri umani, non come categorie. In tale contesto, l’abito diventa una forma di protesta. La moda è, naturalmente, notoriamente volubile, tuttavia c’è qualcosa in questo periodo complesso ad indicare che il non-binario e tutto il suo potenziale di sfida è qui per restare, alla luce del sole. Anche quest’anno ha dimostrato che lo stile, per non parlare del carisma e della filosofia del non-binario, sono forze da tenere in considerazione.
Giulia Avallone