YOHJI YAMAMOTO: ART OF PERFORMANCE FASHION
Feb 9th, 2023 | Di cciotola | Categoria: Spettacoli e CulturaWhen watching a fashion show, most people rarely see it as an artistic expression, but it can hardly be said the same when it comes to Yohji Yamamoto. In 1999, the SS collection runway shows transcends fashion and enters the realm of performance art.
The designer showcased his curiosities surrounding tradition through the collection’s abstract narrative and exploration of the nuptial dress.
With “Here Comes The Bride” playing in the background, the show progressed in the manner of a wedding ceremony, with a veiled model in a white two-piece suit opening a sequence of breathtakingly beautiful bridal adaptations. Female models sauntered down the open runway, transforming garments and undressing for all to witness. These simple, somewhat erotically driven acts of manipulating silhouettes or removing articles to reveal new garments below, was a creative means of illustrating the layers of stories and underlying intricacies associated with marriage.
The designer employed accessories as a primary means of experimentation. From romantic bouquets rendered in tulle and dramatic hats covered in feathers to subtle white gloves and the occasional neckpiece, Yamamoto touched on every detail of a traditional wedding ceremony, exploring each facet with careful consideration and ease.
TRADUZIONE
Osservando una sfilata di moda, la stragrande maggioranza delle persone raramente la percepisce come un’espressione artistica, ma non si può dire lo stesso quando si tratta di Yohji Yamamoto. Nel 1999, la presentazione della collezione SS trascende la moda ed entra nel regno dell’arte performativa.
Lo stilista ha manifestato la sua curiosità per la tradizione attraverso la narrazione astratta della collezione e l’esplorazione dell’abito nuziale.
Con “Here Comes The Bride” in sottofondo, la sfilata si è sviluppata come una cerimonia nuziale, con una modella velata in un abito bianco a due pezzi a inaugurare una sequenza di adattamenti nuziali di una bellezza mozzafiato. Le modelle hanno sfilato lungo la passerella scoperta, trasformando gli abiti e spogliandosi per essere ammirate da tutti. Questi semplici atti, in un certo senso erotici, di manipolazione delle silhouette o di rimozione degli indumenti per rivelarne di nuovi al di sotto, costituivano un mezzo creativo per illustrare gli strati di storie e le complessità di fondo associate al matrimonio.
Il designer ha utilizzato gli accessori come mezzo privilegiato di sperimentazione. Dai romantici bouquet in tulle e gli scenografici cappelli ricoperti di piume ai sottili guanti bianchi e all’occasionale girocollo, Yamamoto ha esplorato tutti i dettagli di una cerimonia nuziale tradizionale, esplorando ogni aspetto con attenta considerazione e disinvoltura.
Giulia Avallone