CattivoTempo.
Nov 24th, 2022 | Di cciotola | Categoria: Scuola e GiovaniIl tempo trascorso lontano da casa per lavoro, è il sacrificio più grande da accettare per i bambini e per i genitori stessi. Comunicarlo con una favoletta può essere un modo per accettarlo e capirlo.
C’era una volta un papà che lavorava in una città lontana da dove viveva con la sua bimba, la piccola più bella del mondo, e di cui era profondamente innamorato.
Questa città si chiamava:”Cattivotempo”.
A Cattivotempo c’erano sempre pioggia e vento, e il papà ogni mattina appena arrivato a lavoro, uscito dalla macchina, puntualmente si bagnava da capo a piedi. E non c’era ombrello che tenesse, la pioggia e il vento di Cattivotempo, li rompevano tutti.
Tornando a casa però la sera, i vestiti del papà si asciugavano di colpo appena la sua bimba lo abbracciava, perché bella come il sole, riscaldava il cuore del papà dal primo semplice bacio.
Un giorno il papà decise di portare a lavoro con se la sua piccolina, e come per magia in quell’occasione a Cattivotempo splendette il sole! Un dolce scirocco prese il posto del vento che spezzava gli ombrelli, e incredulo il papà scese dalla macchina senza infradiciarsi di pioggia.
Il papà stupito della cosa chiese alla bambina: ” ma com’è possibile che oggi qui c’è un clima così bello?”; e la bambina rispose:” Perché ci sono Io papy, e perché tutto il tempo che passi lontano da me sarà sempre cattivo tempo” (appunto).
Stasera ho inventato questa storia per mia figlia, e mi sembrava bello condividerla con tutti i papà e le mamme, che loro malgrado, sono costretti a vivere il loro “Cattivotempo” lontano dai propri bambini.
Dante Dino Di Domenico