S. Messa celebrata presso il Vocazionario di Pianura in memoria di San Francesco di Sales
Gen 25th, 2022 | Di cciotola | Categoria: Religione«Gli operatori della Comunicazione si assumono la grande responsabilità di saper
ascoltare. Di saper incontrare le persone. Ascoltare le loro storie. Saper ascoltare le loro
vite. Questo noi lo sperimentiamo soprattutto nelle persone che soffrono. Le persone che
bussano alle porte del nostro Paese. Sappiamo ascoltare le loro vite? Guardarle negli
occhi? Metterci faccia a faccia? Guardiamo i loro volti. Perché la capacità d’informare,
ascoltare, leggere la realtà è la capacità di annunciare. Siamo chiamati ogni giorno a
leggere e interpretare i fatti della nostra vita. Ma in questa realtà ci sono sempre le storie
delle persone. C’è la vita. Vorrei imparassimo a raccontarla». Questo l’invito del Vescovo
delle diocesi di Pozzuoli ed Ischia, S.E.R. Mons. Gennaro Pascarella, rivolto nel corso
della Santa Messa celebrata in memoria di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti,
lo scorso lunedì 24 gennaio, presso il Vocazionario di Pianura. Organizzata
dall’associazione della Stampa campana “Giornalisti flegrei” insieme al Centro studi sul
Giornalismo “Franco Mancusi”, la celebrazione è stata l’occasione per dare al Vescovo la
statuina di don Giustino, divenendo una tappa del tour delle Istituzioni locali alla riscoperta
del parroco pianurese di cui il 15 maggio ci sarà la cerimonia di canonizzazione. «Il ruolo
degli operatori della Comunicazione è sempre più delicato; l’ascolto è difficile in una realtà
costantemente bombardata da messaggi, e la voce dei più deboli appare lontana, un’eco
che appena si coglie, ma è a loro che dobbiamo tendere l’orecchio, perché anche la loro
storia che va raccontata». Sono queste le parole di Claudio Ciotola, presidente
dell’associazione, che attraverso le dirette social, ha permesso anche a chi non poteva
fisicamente essere presente, di partecipare all’evento, organizzato nel pieno rispetto delle
normative anticovid. «Ricordiamo sempre l’ascolto e il rispetto delle persone che
raccontiamo. Raccolti in eucarestia, abbiamo ascoltato la parola di Dio, e ci siamo posti in
ascolto delle parole di Papa Francesco. La parola di Dio è performativa, disse Benedetto
XVI, per questo ci muove all'azione. Che ci muova all’azione, quindi, e che ogni parola da
noi adottata metta in moto dei processi. Chiediamo al Signore che ci aiuti e che questi
processi siano sempre rispettosi della vita umana. Comunichiamo le cattive notizie - ha
ricordato Pascarella -, comunichiamo anche le buone notizie: la vita di Don Giustino.
Grazie per quanto racconterete». Non casuale, infatti, la scelta del Vocazionario, «questa
è la cappella di don Giustino, e celebriamo qui oggi questa funzione ricordando anche il
suo insegnamento di ascolto e rispetto delle persone. Tutte le persone, a partire proprio
dalle più deboli, dalle più fragili, dalle ultime. A noi preme sottolineare il rispetto della realtà
che viviamo. Con spirito critico e rispettoso dei valori deontologici e della dignità della vita
di ogni uomo». Nelle parole di Don Ciro Sarnataro, vicario generale della Società Divine
Vocazioni, un insegnamento caro a molti dei presenti, tra cui Ciro Biondi, Lillo Bonaccorso,
Luigi Borrone, Antonio Di Maio, Antonio Grimaldi, Fabio Iacolare, Tonino Morra, Mario
Orlando, Luigi Panico, Rosaria Polverino, Rosario Scavetta ed Ennio Silvano Varchetta,
un insegnamento che è la strada su cui continuano a muoversi i giornalisti flegrei.
Rosaria Morra