TOTOQUIRINALE E FANTASANREMO: ELEZIONI TRA SACRO E PROFANO
Gen 26th, 2022 | Di cciotola | Categoria: PoliticaPer uno strano allineamento di pianeti le elezioni del prossimo Presidente della
Repubblica coincideranno con le giornate televisivamente parlando più dense e
chiacchierate, quelle della 72esima edizione del Festival di Sanremo.
Le elezioni del Capo dello Stato, infatti, cominceranno il 24 gennaio, la scadenza del
mandato di Mattarella è prevista per il 3 febbraio.
Nel mentre il cavallo di razza di “mamma rai”, Sanremo.
E’ ben possibile che quindi alcune votazioni o persino il giuramento del nuovo
Presidente si accavallino con le date previste per lo show.
Sarà interessante, in quel caso, guardare quale dei due eventi farà più clamore
mediatico e si conquisterà la vetta delle tendenze Twitter.
La stessa narrazione che si sta portando avanti circa i due eventi non è mai stata così
simile.
Per l’elezione del Capo dello Stato, infatti, l’aura che si respira è tutt’altro che
“sacra”. C’è un chiacchiericcio di fondo, una ricerca del gossip, nomi fuoriusciti
all’ultimo minuto e tattiche di gioco che rendono le imminenti votazioni quasi un
“televoto flash” stile Sanremo.
Tra votazioni palesi e improbabili drive in si fatica ancora a riconoscere il
meccanismo delle stesse votazioni.
Dal canto suo, Amadeus nelle scorse settimane ha dato il via alla macchina
Sanremese annunciando ospiti,super ospiti, duetti e le co-conduttrici che si
affiancheranno a lui durante le cinque serate.
Anche dal punto di vista della rappresentazione femminile, quest’anno entrambi gli
eventi mostrano una strana ed insolita attenzione all’argomento;
Mai come adesso si parla di una possibile Presidente della Repubblica donna.
Antonella Giacchetti, presidente di Aidda, ha recentemente affermato che “i tempi
sono maturi per una svolta epocale per l’Italia. Mai come adesso è necessario
rompere i vecchi paradigmi e ripartire con slancio verso il futuro, riportando al centro
della vita pubblica valori femminili…avere per la prima volta una donna al Quirinale
costituirebbe un messaggio fondamentale anche per le nuove generazioni, per far
sapere a ragazze e ragazzi che si stanno impegnando a portare avanti battaglie per
l’inclusione e la sostenibilità”.
Sul fronte Sanremo, un mai così tanto attento alle parole Amadeus, reduce dalle
polemiche dell’anno precedente circa la sua celeberrima massima “la fidanzata di
Valentino Rossi sa stare un passo indietro”, annuncia fieramente i nomi delle cinque
co-conduttrici, non più definite vallette, del Festival.
I nomi sono frutto di un grande “compromesso politico”, che tenta di accogliere e
rappresentare le varie anime degli Italiani: abbiamo Ornella Muti, l’amatissima
Sabrina Ferilli, l’italo-senegalese Lorena Cesarini, Maria Chiara Giannetta e la
chiacchierata Drusilla Foer.
Alias di Gianluca Gori, quest’ultima, è stata ultimamente al centro di numerose
polemiche circa la sua partecipazione al Festival.
Il sempre attento alle tematiche sociali, Simone Pillon, preso da una crisi di
rappresentatività, ha denunciato a gran voce la mancanza di un “normale papà” a
Sanremo lamentandosi della presenza della Foer.
Polemica sterile sì, ma sempre in linea con il principio che ultimamente sono sempre
più convinto sia realtà: il costume che si fonde con la politica.
Tira di più una polemica televisiva che una possibile sorpresa al Quirinale.
Magari mi sbaglierò, magari no. Attendiamo aggiornamenti.
E nel mentre aspettiamo, con ansia, l’esito dei due televoti più attesi del momento.
E chissà che non ci serbino realmente delle sorprese, magari un Conte al Quirinale,
magari con la i al posto della e.