Green pass per i lavoratori del settore giochi: da oggi scatta l’obbligo, nessuna criticità nelle sale

Ott 12th, 2021 | Di cciotola | Categoria: Sindacato

 Scatta da oggi anche per i lavoratori del settore giochi l’obbligo di esibire il Green pass sul luogo di lavoro. Secondo le associazioni del comparto, la novità non dovrebbe avere conseguenze sulle attività delle sale. L’introduzione dell’obbligo di esibire la certificazione «non dovrebbe comportare particolari complicazioni», spiega ad Agipronews Emmanuele Cangianelli, presidente di Egp-Fipe. «La sensazione è che i lavoratori del nostro comparto si sono resi conto ben presto dell’utilità del Green pass come strumento di libertà e di tutela del posto di lavoro, avendo provato sulla propria pelle gli effetti della prolungata chiusura della rete a causa delle misure di contenimento della diffusione del Covid». Per quanto riguarda invece gli accessi della clientela alle sale, l’obbligo di esibire il Green pass è entrato in vigore ad agosto. «C’è stata una flessione molto forte soprattutto nei primi giorni e nel mese di agosto, nonostante molte sale si fossero attrezzate anche per dare la possibilità ai clienti di stampare la certificazione. Lentamente, mi sembra che questo “effetto Green pass” stia rientrando, anche se chiaramente non siamo ai numeri pre-Covid, considerando anche le limitazioni per le misure di sicurezza nelle sale».

Una sensazione confermata anche da Maurizio Ughi, vicepresidente di Agisco. «All’inizio di agosto c’è stato soprattutto un problema organizzativo» legato all’introduzione dell’obbligo di certificazione per i clienti. «Molti clienti non avevano ancora il Green pass, poi a settembre la situazione si è normalizzata. Ormai tutti hanno recepito l’importanza della vaccinazione», in queste settimane «abbiamo cercato anche di sensibilizzare i clienti su questo tema». Nessuna criticità neanche ora che l’obbligo scatta per i lavoratori: «Nelle nostre sale non abbiamo alcun caso di dipendenti che non siano in possesso della certificazione».

La situazione dei dipendenti è monitorata anche da Pasquale Chiacchio, presidente di Giocare Legale: «Il controllo sui numeri precisi è ancora in corso, ma al momento posso dire che i pochi che hanno deciso di non vaccinarsi si sono attrezzati per effettuare i tamponi necessari». Per quanto riguarda i clienti, l’uso del Green pass è stato implementato senza difficoltà eccessive: «Il punto - spiega - è far capire all’utente che l’esibizione del certificato è solo una parte dei doveri da adempiere. Lo stesso Green pass, poi, va controllato a ogni ingresso e va spiegato bene che deve essere sempre esibito». Anche Chiacchio conferma che rispetto alla situazione pre-pandemia «il flusso di clienti è nettamente diminuito, ma solo in minima parte a causa del certificato verde. Su dieci persone, una ne è sprovvista, mentre sono più evidenti gli effetti dei mesi di chiusura e dei cambiamenti del mercato». Il quadro è confermato anche da Isabella Rusciano, avvocato del Centro Studi As.Tro: «Tra le aziende che rappresentiamo, l’80% circa dei lavoratori era già in possesso del Green pass prima che ne venisse introdotto l’obbligo - spiega - In prossimità della “deadline” c’è stato sicuramente un incentivo per ulteriori certificazioni e nei prossimi giorni effettueremo un nuovo monitoraggio». Sulla flessione della raccolta, Rusciano precisa che «il problema principale non è il Green pass. Il decremento è causato da una concomitanza di eventi che vanno dalla crisi del settore causata dalla pandemia fino ai troppi interventi legislativi che stanno togliendo appeal al prodotto legale a vantaggio di quelli illegali. Inoltre, bisogna considerare che molte attività non hanno più riaperto dopo i lunghi mesi di lockdown».

Lascia un commento

Devi essere Autenticato per scrivere un commento