3 PERSONE SU 4 NON VIVONO NELLA CASA DEI PROPRI SOGNI, MA LA MAGGIOR PARTE DEGLI ITALIANI (58%) NON FA NULLA PER MIGLIORARLA
Set 24th, 2021 | Di cciotola | Categoria: Cronaca NazionaleIl sondaggio di ManoMano (a cura di YouGov) evidenzia che solo il 39% degli italiani ha apportato modifiche in casa da marzo 2020 a oggi. Interventi che prevedono soprattutto l’acquisto di nuovi mobili (44%), una diversa disposizione dei propri (43%) e l’aggiunta di piante (40%).
Abitiamo in case che non ci soddisfano, ma non facciamo nulla per migliorarle. È questa la tendenza emersa dal sondaggio di YouGov per ManoMano – l’e-commerce leader europeo del fai da te, giardinaggio e arredo casa. Infatti, solo 1 italiano su 4 (26%) dichiara di vivere nella propria casa dei sogni. Un luogo che nella maggior parte dei casi prevede spazi da dedicare al divertimento, al relax, ma anche al lavoro. Una conseguenza del fatto che per 2 italiani su 3 il modo di vivere la propria casa è radicalmente cambiato in questo ultimo anno e mezzo. Nonostante ciò, il 58% degli intervistati non ha apportato cambiamenti sostanziali alla propria abitazione tra marzo 2020 e oggi.
La maggior parte delle persone che si sono dedicate a migliorare la propria casa ha scelto di cambiare alcuni pezzi di arredamento (44%) o a ri-arredarla spostando i mobili per ottenere una nuova disposizione (43%). L’aggiunta di nuove piante, che permette di creare un ambiente più naturale e pulito è un’altra delle attività preferite durante i rinnovi (40%). Ma gli italiani non si limitano ad acquistare, oltre un terzo di essi (38%) ha dipinto le pareti, dando un nuovo tocco di colore e cambiando l’atmosfera degli ambienti.
E se proprio dovessimo sognare a occhi aperti, quale sarebbe la casa dei sogni degli italiani? 1 su 2 (49%), vorrebbe un terrazzo con la zona barbecue, il tavolo per mangiare insieme ai propri cari e delle sdraio per rilassarsi all’aperto. Anche un’ampia cabina armadio con gli opportuni spazi dedicati a vestiti, borse e scarpe è desiderata da quasi 1 persona su 2 (46%), soprattutto donne che raggiungono una percentuale del 58% rispetto al 32% degli uomini.
Cambiano anche le modalità di fruizione dell’intrattenimento. Se fino al 2020 si privilegiavano le uscite tra locali, bar e ristoranti adesso che la casa è diventata uno spazio multifunzione gli italiani preferiscono un intrattenimento fai da te. Tra le soluzioni ideali spiccano una sala cinema con maxischermo e comode poltrone (28%) oppure una sala giochi con tavolo da biliardo/da carte o per fare giochi di società (21%). O ancora la creazione di una stanza segreta, come quelle che siamo abituati a vedere nei film, nascosta dietro una libreria per avere del tempo per sé stessi e le proprie passioni (24%). Sono uomini e giovani (18-35 anni) a prediligere le stanze dedicate e progettate per svago e intrattenimento
La chiusura per certi periodi dei cinema, dei teatri e dei luoghi di ritrovo, infatti, ha spinto il 19% degli italiani a organizzare delle serate “cinema” o “maratone di serie TV” sul divano e ad organizzare più cene in casa con amici e parenti, soprattutto per quanto riguarda i più giovani (33%). Non solo film, Netflix e cibo ma anche la sospensione dell’attività di parrucchiere ed estetisti ha avuto un impatto sul modo di vivere la casa, il 17% degli italiani che ha dichiarato di dedicare più tempo alla cura di sé in bagno.
Gli italiani si dimostrano in effetti molto attenti alla cura del proprio corpo: per il 40% degli italiani, di cui il 45% sono donne e il 35% uomini, infatti, sarebbe un vero e proprio sogno ad occhi aperti poter dedicarsi a sessioni di relax nella spa con sauna, idromassaggio e bagno turco in casa proprio come al centro benessere.
Il tempo trascorso in casa e l’impossibilità di praticare attività sportiva all’aperto ha spinto i giovani tra i 18 e i 35 anni a desiderare dentro casa una palestra attrezzata con tapis roulant e tutto il necessario per allenarsi (33%) e tornare in forma dopo il lockdown.
Ma nella casa dei sogni non c’è solo divertimento e relax, infatti oltre 1 persona su 4 (27%) vorrebbe un ufficio/studio, chiaro segno di come la DAD e lo smart working abbiano influito sulla riorganizzazione degli spazi abitativi. Tutti questi desideri sono in parte il frutto di come la pandemia ha impattato sul modo di abitare la propria casa. In particolare, l’uso della cucina è aumentato per 1 persona su 3 (33%), soprattutto tra chi ha oltre 55 anni (42%). Così come è aumentato il tempo che si trascorre nelle zone all’aperto della propria casa: balcone, terrazzo o giardino che siano (29%).
Giovanni Mammana