Santa Maria in Portico Store: uniti per Chiaia
Lug 26th, 2021 | Di cciotola | Categoria: Cronaca di NapoliIleana Mandile
Si sono concluse con concreta partecipazione di un pubblico motivato e soddisfatto, le solennità annuali dedicate a Santa Maria in Portico, particolarmente sentite da secoli dai napoletani, innanzitutto dagli abitanti del quartiere Chiaia, legati alle migliori tradizioni.
Il programma della festa ha avuto luogo in osservanza delle disposizioni vigenti in materia di prevenzione antivirus, con arie celebrazioni del Santo Rosario in canto e dell’Eucaristia, presieduti da Padre Domenico Aiuto, “leonardino”, vicario generale con Messa nella bellissima Chiesa di Santa Maria in Portico, guidata da parroco, padre Raffaele Tosto dei Leonardini.
Intensa partecipazione al’attesa Messa dedicata, che è stata officiata nel rispetto delle normative anticovid nella chiesa seicentesca dove sono custodite testimonianze artistiche di notevole importanza.
Al termine delle suggestive celebrazioni religiose, si è passati alle squisite degustazioni distribuite gratuitamente, in onore della Madonna, a tutti i presenti.
Sono state offerte dal “Gruppo Santa Maria in Portico store” del quale fanno parte: Gastronomia Arfè, di Antonio Arfé; La boutique della frutta, di Roberto Ramaglietta; Movino risto wine bar, di Enrico Maria Aveta; Pizzeria Zamparelli, di Andrea Zamparelli che hanno preparato per l’occasione gustose pietanze caratteristiche, loro sopraffine specialità.
È stata, tra l’altro, proposta una gustosissima ”Pasta con fagioli alla Santa Maria in Portico” firmata dallo chef d’eccellenza Antonio Arfè, un piatto storico servito per l’occasione nella versione di famiglia che vanta ben 150 anni di tradizione gastronomica dell’apprezzata ditta a Napoli, colonna portante della gastronomia napoletana, ben conosciuta e particolarmente apprezzata anche oltre confine.
La bellissima Chiesa di Santa Maria in Portico, sorge tra via Martucci e la Riviera, è stata costruita nel 1632, grazie alla Congregazione dei Chierici regolari della Madre di Dio per volere della duchessa di Gravina, Felice Maria Orsini, donò poi con l’antico palazzo di famiglia ed alcuni terreni circostanti ai padri Lucchesi della Madre di Dio. La denominazione “Santa Maria in Portico” si deve alla miracolosa immagine romana detta “del Portico d’Ottavia”. I lavori di sono svolti sotto l’egida dell’architetto Nicola Longo, che si occupò anche del complesso conventuale. Fra le varie testimonianze artistiche, nell’interno si possono ammirare: la decorazione in stucco della volta, datata 1634, come è scritto sulle monete che fuoriescono dalla cornucopia dell’Abbondanza alla sinistra dell’altare, e opera di un artista ignoto che si firma “D.P.”, con putti alati e rosoni alternati a cherubini, mentre al di sopra delle finestre si trovano angioletti con i simboli della Vergine: il pozzo, la casa, la fontana, la posta, il tempio, la torre; nei quattro archi che sorreggono la cupola, le allegorie delle virtù cardinali e teologali e sui pennacchi stemmi a cartoccio con il monogramma greco della Vergine “MP ?Y”; il cornicione decorato da un’alternanza di ovali, rosoni, dentelli e cherubini; le due acquasantiere in marmo bianco e grigio del XVII secolo, composte da una testa d’angelo che sorregge una conchiglia; la pavimentazione del Settecento, in cotto, con ai lati riquadri in marmo bianco e grigio e, al centro intarsi rossi e gialli. Al centro la lapide tombale di Felice Maria Orsini, sepolta nella chiesa nel 1647, caratterizzata da un teschio in marmo rosso, grigio e giallo. Un’altra lapide e posta di fronte alla terza cappella di sinistra. Ancora, i lampadari settecenteschi con foglie e fiori in vetro di murano, gli armadi in noce intagliato nella sagrestia, opera seicentesca di Francesco Meniconi e il lavabo di Domenico Antonio Vaccaro; i confessionali in legno, la poltrona vescovile di inizio 800, con zampe e fusto tigrati e braccioli a forma di serpente e i due sgabelli il pulpito, opera del Seicento in legno dorato, sormontato da un baldacchino decorato. Nella chiesa è custodito pure un meraviglioso presepe seicentesco, imperdibile!