Quirinale 2022: chi sarà il prossimo Presidente della Repubblica ?

Lug 14th, 2021 | Di cciotola | Categoria: Cronaca Nazionale, Politica

L’immagine più recente del Presidente Sergio Mattarella è quella di un’esultanza in tribuna allo stadio di Wembley a Londra per la nazionale italiana di calcio campione d’Europa: un’istantanea indelebile che resterà nella storia.

Come è noto, il Presidente Sergio Mattarella è negli ultimi mesi del suo mandato di 7 anni al Quirinale, con scadenza naturale nel febbraio 2022. In questa data i delegati delle Regioni ed il Parlamento in seduta comune, dovranno quindi riunirsi per l’elezione del nuovo Capo dello Stato.

Pochi mesi fa Sergio Mattarella ha comunicato la sua indisponibilità ad un secondo mandato, previsto dalla Costituzione Italiana per la Presidenza della Repubblica, ma quasi mai avvenuto nella prassi nel corso della storia repubblicana. Come sempre avviene qualche mese prima rispetto alla scadenza del mandato del Capo dello Stato, è iniziata la corsa al Quirinale con le ipotesi dei primi nomi in lizza.

Se, fino a qualche mese fa, il nome più in voga era quello di Mario Draghi, con l’insediamento del Governo di unità nazionale, da lui presieduto, per fronteggiare l’emergenza Covid, programmare e gestire la campagna vaccinale e predisporre ed applicare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, tra le priorità, le quotazioni dell’ex Presidente della Banca Centrale Europea sono notevolmente diminuite. L’attuale legislatura, a meno di eventuali movimenti nell’attuale maggioranza parlamentare che sostiene il Governo Draghi, i quali appaiono abbastanza improbabili al momento, terminerà nel 2023 e le insidie e la situazione incerta dovute alla pandemia da Covid-19, lasciano pensare che il Governo di larghe intese resterà in carica fino a fine legislatura.

Si comincia quindi a pensare a nomi differenti rispetto a quelli della prima ora: il progetto di riforma della Giustizia a firma Marta Cartabia, ha reso ancora di più l’attuale Ministro della Giustizia come uno dei nomi più concreti per la corsa al Colle. Il profilo del Ministro Cartabia rappresenta inoltre un’opportunità per poter eleggere per la prima volta una donna alla Presidenza della Repubblica. Personalità di fiducia del Presidente Mattarella e del Presidente Draghi, Presidente emerito della Corte Costituzionale, stimata da buona parte degli attuali parlamentari, sembra quindi avere tutte le carte in regola per poter ambire alla successione dell’attuale Capo dello Stato.

Altri nomi di personalità femminili in lizza sarebbero l’attuale Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, gradita soprattutto al Centrodestra, Anna Finocchiaro, già Ministro e senatrice del Partito Democratico, in quota centrosinistra, passando per Emma Bonino e Paola Severino.

Per quanto riguarda invece le personalità maschili, sempre presenti nella corsa al Quirinale Romano Prodi e Giuliano Amato, pur risultando improbabili per mere questioni anagrafiche. Un nome che potrebbe mettere d’accordo le varie anime del Parlamento potrebbe essere invece quello di Pier Ferdinando Casini. Ipotesi remote, in virtù degli attuali incarichi, ma da tenere comunque in considerazione sono quelle di personalità europee come il Commissario Europeo Paolo Gentiloni e il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli. Walter Veltroni, Dario Franceschini e Francesco Rutelli appaiono come nomi troppo vicini all’area di centrosinistra, non in grado di ottenere voti utili anche all’interno della coalizione di centrodestra.

Nelle ultime settimane è trapelato uno scenario suggestivo: una rielezione temporanea dell’attuale Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a febbraio 2022 e, a seguire, al termine della legislatura, con l’insediamento del nuovo Parlamento post elezioni del 2023 e l’inizio di una nuova legislatura, l’elezione di Mario Draghi, che salirebbe quindi al Colle dopo aver completato il suo mandato da Presidente del Consiglio. Il Presidente Draghi godrebbe di un ampio numero di voti, come è già visibile dai numeri della maggioranza parlamentare che sostiene l’attuale Governo e sarebbe forse l’unico candidato in grado di mettere d’accordo la totalità o quasi dei gruppi parlamentari.

Questa ipotesi ricorderebbe in parte ciò che è accaduto prima dell’elezione dell’attuale Capo dello Stato Sergio Mattarella: un secondo mandato di breve durata per il Presidente in carica, in attesa di eleggere un nuovo Presidente con una maggioranza ampia: nel caso in questione il Presidente Emerito Napolitano accettò la richiesta del premier Renzi, dovuta a una fase di stallo in Parlamento.

Draghi, Cartabia o un terzo nome a sorpresa ? Ce lo dirà il tempo, febbraio 2022 non è poi così lontano.

Filippo Verde

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