Termina sul risultato di 4-2 la sfida del Gewiss Stadium tra Atalanta e Napoli. Ennesima sconfitta stagionale per gli azzurri, che si allontanano sempre di più dalla zona Champions e scivolano al settimo posto in classifica (posizione che non permetterebbe ai partenopei nemmeno la qualificazione alla prossima edizione dell’Europa League). Un risultato pesante quello maturato oggi al termine di una partita molto combattuta. Non la peggior prestazione infatti quella offerta dagli uomini di Gattuso, che anzi hanno avuto il merito di sacrificarsi e crederci fino alla fine, pagando caro però i soliti errori in fase difensiva e soprattutto soffrendo uno scatenato Muriel. Il colombiano infatti è risultato decisivo in tutti i quattro gol della formazione bergamasca, imponendosi senza nessun dubbio come uomo partita. Quel che è certo per il Napoli è che su questa strada non si potrà continuare a lungo. Gli azzurri infaffi, come già detto, rischiano seriamente di non partecipare alla Champions League per il secondo anno consecutivo. Questo potrebbe rappresentare più di un problema per la società di De Laurentiis, non solo in termini sportivi ma soprattutto in termini economici. Il club di proprietà dell’imprenditore romano ha fondato il suo successo in questi anni sulle plusvalenze e sui bilanci chiusi in positivo. Non raggiungere almeno il quarto posto quest’anno significherebbe bilancio in negativo, milioni su milioni persi e potrebbe dunque segnare inevitabilmente l’inizio di un vero e proprio ridimensionamento. La crisi in cui è piombata la compagine napoletana pare non aver fine. È fondamentale a questo punto invertire decisamente la rotta e farlo prima che sia troppo tardi, prima di raccogliere quest’estate i cocci di una stagione fallimentare.

Antonio Marinaccio