Attività commerciali in fase di ripresa
Giu 24th, 2020 | Di cciotola | Categoria: Cronaca di Napoli«La situazione è difficile, i segnali di ripresa ci sono, ma la tensione si avverte. Anche ad alti livelli». È così che Salvatore Di Sarno, patron di DSV Carpets, descrive il periodo. Una consolidata storia tutta napoletana, quella della maison fondata da suo padre nel 1958 quando il tappeto, dai colori vivaci, dalle geometrie spesso ingombranti, dalla fattura pregevole, era investimento e arredo. Un sapere tramandato al figlio, Salvatore Di Sarno, capace, con la famiglia, grazie alla tenacia e alla competenza paterne, di creare un marchio di prestigio mondiale. «Ad arazzi e tappeti pregiati, abbiamo accostato, da circa dieci anni, i tappeti di design, per soddisfare le numerose richieste di tanti affezionati clienti vicini al contemporaneo -afferma Di Sarno-. L’impegno da sempre profuso nel nostro lavoro è la forza che ci consente oggi, nonostante i fermi e un mercato in maggiore sofferenza, di andare avanti, e continuare a diffondere l’educazione della dimora elegante». Una lezione di passione e imprenditoria che condivide pienamente un altro temerario napoletano, maestro di forbici e fon, Antonio Lanzano: «è stato un momento davvero difficile, ci siamo sentiti abbandonati, ma alla fine ce l’abbiamo fatta, e attraverso il servizio di prenotazione, oggi, possiamo accontentare tutte le nostre clienti. Ma la ripresa sarà lenta». Così il coiffeur di seconda generazione, parla delle difficoltà all’indomani del lockdown. «Abbiamo ridotto le postazioni, rispettiamo tutte i protocolli e garantiamo la massima attenzione a ciascuna cliente, lavorare così non è facile - spiega Lanzano -, ma sempre meglio dello stop forzato». Nel suo salone a Pianura, quartiere flegreo di Napoli, il giovane parrucchiere, da poco papà del piccolo Luigi, che la moglie Roberta ha coraggiosamente dato alla luce durante l’emergenza, mette a frutto la lunga esperienza che suo padre Gino gli ha trasmesso, non solo nella cura per la piega, ma nella maestria del colore, sfumature che richiedono creatività e alta formazione, caratteristiche che la numerosa clientela non ha dimenticato, e che adesso prenota, mettendosi in lista. Il buio del lockdown ha fatto quindi emergere le eccellenze, come nel caso di “Andiamo fuori a dieta”, l’innovativa app, disponibile per Ios e Android, per mangiare bene e sano anche al ristorante, ottenendo sconti e promozioni. Nata dall’intuizione di un giovane nutrizionista partenopeo, Francesco Ateniese, l’app, grazie ai contributi di altre brillanti menti, quali l’imprenditore Enrico De Laurentiis, l’avvocato Giacomo Saviano e il direttore sviluppo marchio, Giovanni Langella, è, oggi, un autentico network della salute. «Anche durante il lockdown abbiamo garantito attraverso il servizio di delivery piani alimentari per atleti, donne in gravidanza o in stato di allattamento, vegetariani, vegani, persone con obiettivi di peso, soggetti allergici o celiaci, evitando loro assembramenti, e lunghe file -racconta Ateniese-. Con le opzioni di consulenze online offerte, l’app è venuta in soccorso anche all’esigenza di restare a casa e mettere in contatto gli utenti con medici, chef e allenatori che hanno consigliato loro il menù più adatto». I principi della sana alimentazione alla portata di smartphone: con pochi click e dando le giuste indicazioni, “Andiamo fuori a dieta” permette all’utente di seguire il proprio piano alimentare anche durante il lavoro, nei momenti di convivialità, o per rispettare esigenze di salute. «Si tratta di un progetto ampio -sottolinea De Laurentiis-, affiliato ai migliori partner della classe medica, e alle eccellenze della ristorazione, per tutti i gusti e tutte le tasche, localizzabili e prenotabili direttamente on line con sconti garantiti». Uno squarcio di luce nella nebbia del presente, tanto che, questo inverno, la piattaforma, visto lo straordinario successo, si arricchirà di uno shop online, ulteriori benefit e varcherà i confini nazionali.
Rosaria Morra