A 5 ANNI DALLA LAUDATO Sì: CHE TIPO DI MONDO VOGLIAMO LASCIARE ALLE GENERAZIONI FUTURE?
Mag 24th, 2020 | Di cc | Categoria: ReligioneL’appello urgente di Papa Francesco alla crisi ecologica
“Che tipo di mondo vogliamo lasciare a quelli che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo?”. E’ questo l’interrogativo di Papa Francesco, in un videomessaggio diffuso a marzo scorso in occasione del quinto anniversario dell’enciclica Laudato Sì sulla cura della casa comune, che rinnova, inoltre, il suo “appello urgente a rispondere alla crisi ecologica”, perchè “il grido della terra e il grido dei poveri non possono più aspettare. Prendiamoci cura del creato, dono del nostro buon Dio creatore”.
Salute, ambiente e poveri vanno insieme, sulla base del concetto che fa da pilastro: l’ecologia integrale, espressione che dà il titolo al cap. IV e che ricorre altre nove volte nel testo.
Secondo questa prospettiva, “tutto è in relazione”, “tutto è collegato”, “tutto è connesso”, ritornello che attraversa tutta l’enciclica, dal rapporto con gli altri, che sia esso individuale o istituzionale, al rapporto con il nostro corpo, dalle piccole azioni quotidiane di attenzione all’ambiente, alla messa in atto di vere e proprie politiche a livello governativo.
“La pandemia – sottolinea don Francesco Soddu, direttore di Caritas italiana – ha colpito dovunque e ci insegna come soltanto con l’impegno di tutti possiamo rialzarci e sconfiggere anche il virus dell’egoismo sociale con gli anticorpi di giustizia, carità e solidarietà. Per essere costruttori di un mondo più giusto e sostenibile, di uno sviluppo umano integrale che non lasci indietro nessuno. In particolare, questa pandemia può essere una opportunità di radicare nel nostro futuro il valore della fraternità”.
E allora, quando l’epidemia sarà passata, non dimentichiamoci di questo periodo e, soprattutto, dell’emergenza ambientale, che sembra essere andata in secondo piano, perché niente è escluso, ma tutto è in stretta connessione tra loro.
E’il modo migliore per ricordare la “Laudato Sì” e, soprattutto, concretizzarne il messaggio sempre più attuale.
Maria Antonietta Conso