“Il compromesso raggiunto con la regolarizzazione dei lavoratori stranieri impiegati in alcuni settori, che nell’attuale scenario politico non risulta affatto scontato, rappresenta un passo avanti importante nella battaglia per la legalità e i diritti. Resta ancora lunga la strada da percorrere per infliggere un duro colpo al mercato sommerso del lavoro, restituendo dignità ai cittadini non comunitari in questa condizione e garantendo loro le tutele alle quali avrebbero diritto. Un obiettivo che ci poniamo da tempo con la campagna Ero Straniero e con la relativa proposta di legge popolare, ora alla Camera all’esame della I Commissione” dichiarano Massimiliano Iervolino e Giulia Crivellini, Segretario e Tesoriera di Radicali Italiani.
“Non smetteremo di ribadire la necessità di estendere il provvedimento a quante più persone possibile. Per far emergere gli invisibili e contrastare in modo decisivo l’illegalità, non possiamo limitarci alle sole categorie di lavoratori il cui fabbisogno in questo momento di emergenza sanitaria è maggiore. Bisogna aprire a tutti i settori lavorativi e ridurre i requisiti richiesti per accedere alla misura, rendendo sufficiente la stipula di un contratto di lavoro. Non parliamo di manodopera, ma di persone”.
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