Il Mar Morto celebra la vita con un concorso fotografico internazionale

Mag 7th, 2020 | Di cc | Categoria: Ambiente

Il Mar Morto è una delle meraviglie più popolari del mondo che consente ai visitatori di sperimentare una gravità quasi nulla nel momento in cui ci si immerge nelle acque ad altissima concentrazione di sale. Una complessa serie di fattori ambientali, economici e politici sta tuttavia erodendo uno dei luoghi più popolari della Terra. La consapevolezza che il Mar Morto ha bisogno di documentazione proviene da Noam Bedein e Ari Leon Fruchter. Noam è un fotoreporter che ha fondato il media center a Sderot e ha immortalato il Mar Morto attraverso la fotografia time-lapse negli ultimi 4 anni. Ari Leon Fruchter è un dirigente e collezionista d’arte hi-tech la cui famiglia è tra i fondatori del Museo di Israele.

 

“Da ben 4 anni ho iniziato a documentare il Mar Morto con la fotografia time-lapse”, afferma Bedein. “Ho guidato e promosso centinaia di tour in barca e sul Mar Morto, mostrandone i cambiamenti, nonché la magia e bellezza.. Attraverso questa iniziativa vogliamo mostrare il nostro amore per la natura e l’ambiente circostante che sono stati spesso dimenticati”.

 

“Mi rattrista vedere come il Mar Morto si stia riducendo”, afferma Fruchter. “Quindi l’idea è di preservare ciò che oggi abbiamo, per farlo apprezzare alle generazioni future. Il mio viaggio con il Mar Morto è iniziato nove anni fa quando ho portato l’artista Spencer Tunick in Israele. L’installazione artistica che ne risultò includeva 1.200 partecipanti galleggianti nudi sul Mar Morto. Il mio sogno è quello di costruire un museo fisico nel Mar Morto, ma con la pandemia di Coronavirus ho indirizzato i miei sforzi allo sviluppo di un museo d’arte virtuale. Il Concorso fotografico internazionale sul Mar Morto è un ottimo modo per consentire al pubblico di far parte di questa iniziativa”.

 

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Gli ultimi anni - in time-lapse - di uno scorcio di Mar Morto.
Credits: Noam Bedein: https://www.instagram.com/noam_bedein_dead_sea/

 

 

 

Il Concorso fotografico internazionale sul Mar Morto è aperto fino al 21 maggio 2020. In palio premi e denaro del valore di $ 6.000. Il concorso include tra i giudici Spencer Tunick, Roie Galitz, Casey Kelbough e Keren Bar Gil.

 

L’annuncio dei vincitori sarà dato il 16 settembre durante una conferenza stampa a cui farà seguito una mostra.

 

Partner del progetto:

 

Dead Sea Revival Project
Il Dead Sea Revival Project è l’unica organizzazione non-profit senza fini di lucro focalizzata esclusivamente sulla documentazione storica del Mar Morto. È stato riconosciuto dalla NASA, che cataloga i cambiamenti del Mar Morto dai satelliti spaziali, e apparso su riviste come National Geographic e su programmi televisivi e di notizie internazionali per il suo lavoro ambientale. http://deadsearevival.org/

 

 

Dead Sea Virtual Museum
Il museo virtuale del Mar Morto è un nuovo tipo di piattaforma per mostre d’arte nella realtà virtuale. Attraverso opere d’arte digitali, il progetto mira ad aprire nuovi modi per gli artisti contemporanei di creare e mostrare opere d’arte digitali originali per attirare l’attenzione su un disastro ecologico in corso, ma reversibile. https://www.thedeadseamuseum.com/

 

 

Guru Shots
Si tratta di una piattaforma per consentire agli appassionati di fotografia di tutto il mondo di mostrare i loro migliori scatti e, qualora richiesto, di concorrere ai relativi concorsi. Con una base di 6 milioni di utenti, gestisce centinaia di sfide fotografiche ogni mese e produce mostre in gallerie e fiere d’arte in tutto il mondo. “Lanciare una sfida fotografica per il Mar Morto è una scelta naturale per la nostra piattaforma”, afferma Gilon Miller. Collaborando con il Progetto Revival del Mar Morto, abbiamo un’opportunità unica per aiutare l’ambiente e diffondere consapevolezza attraverso la fotografia. https://gurushots.com/about

 

 

“Il Mar Morto, la più grande SPA a cielo aperto, è un luogo unico al mondo per il benessere del corpo e dello spirito. Ubicato a pochi chilometri da Gerusalemme, consente di trascorrere giornate al sole senza il rischio di scottarsi, galleggiando nelle acque ricche di sali minerali respirando l’aria ricchia di bromuro, avendo così un benessere totalmente olistico. Un’esperienza rigenerativa indimenticabile” ha dichiarato Avtal Kotzer Adari, direttore dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo.

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